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Forti (Caritas): “Senza migranti l’Italia non regge. Serve una nuova narrazione basata sui fatti”

Roma, 15 maggio 2025 – Nel corso di un’intervista a Radio Cusano Campus, Oliviero Forti, responsabile dell’Ufficio Politiche Migratorie e Protezione Internazionale di Caritas Italiana, ha criticato duramente le attuali politiche migratorie italiane ed europee, mettendo in discussione l’efficacia degli accordi bilaterali come quello tra Italia e Albania.

Secondo Forti, “l’accordo con l’Albania si sta rivelando inefficace”: a fronte di ingenti investimenti per la costruzione di due centri sul suolo albanese, i numeri delle persone effettivamente gestite restano irrisori. Una strategia, quella dell’esternalizzazione dei flussi migratori, che Forti definisce “destinata al fallimento”, citando come esempi anche gli accordi con la Tunisia.

Affidare ad altri Paesi la gestione dei flussi non è una soluzione sostenibile. Il problema non è solo nei risultati concreti, ma nel costo umano e politico che tali scelte comportano”, ha dichiarato.

Forti ha inoltre sottolineato come la propensione a migrare stia aumentando, non diminuendo, a causa di conflitti, crisi economiche e climatiche in molte regioni del mondo, tra cui Africa e Medio Oriente.

Guardando all’imminente vertice intergovernativo tra Italia e Grecia, Forti ha invocato un cambiamento radicale di paradigma a livello europeo:

Non possiamo più trattare l’immigrazione come un’emergenza, né delegare la responsabilità solo ai Paesi di frontiera come Italia, Grecia, Cipro e Spagna. Serve un maggiore impegno dell’Unione Europea”.

A questo proposito, ha criticato anche il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo, definendolo squilibrato:

“Continua a puntare troppo sul contenimento e troppo poco sulla promozione dello sviluppo nei Paesi di origine”.

Un passaggio chiave dell’intervento ha riguardato l’apporto dei migranti al sistema previdenziale italiano. Forti ha citato un dossier recente che conferma come senza il contributo dei lavoratori stranieri, il sistema pensionistico nazionale sarebbe al collasso.

Da oltre vent’anni Caritas e altri soggetti sociali cercano di far passare un messaggio chiaro: la migrazione è una risorsa, non un’emergenza. Ma la narrazione dominante è ancora distorta, associando erroneamente migrazione a insicurezza e degrado”.

Nella parte conclusiva del suo intervento, Forti ha ribadito che l’Italia ha le risorse e la capacità di accoglienza necessarie, ma è fondamentale promuovere politiche di integrazione efficaci e una nuova narrazione pubblica, che si basi su dati reali e non sulle paure.

La migrazione non è un problema da risolvere, ma una realtà strutturale da governare con lungimiranza e responsabilità”.

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