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Francesco andrà a Lesbo, il Papa ancora accanto a profughi e migranti

Bergoglio sull’isola greca, tra arrivi e respingimenti. Il suo primo viaggio fu a Lampedusa, dove denunciò la “globalizzazione dell’indifferenza”

 

Città del Vaticano – 5 aprile 2016 – Francesco a Lesbo, nuova porta (chiusa) d’Europa per profughi e migranti. 

Una data precisa ancora non c’è, ma i preparativi di un imminente viaggio del Papa sull’isola greca sono già partiti. Stamattina più che una mezza conferma è arrivata da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. 

“È un argomento – ha detto Lombardi – di cui si sta parlando, ci sono contatti in corso. Non smentisco le voci ma al momento non posso dichiarare altro perché non ci sono decisioni, date o contatti definiti”. La notizia era stata anticipata dalla stampa greca, che citava fonti della chiesa locale.

Per ora circola la data del 15 aprile. A ricevere il Papa dovrebbe essere il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I e l’Arcivescovo di Atene Ieronimos II, insieme al presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos e al premier Alexis Tsipras.  

Il viaggio sarà significativo, alla luce delle forti posizioni sul dovere dell’accoglienza prese più volte da Bergoglio nel corso del suo pontificato. Arriverà proprio ora che sono partite le prime deportazioni di migranti considerati irregolari dalle isole greche alla Turchia, secondo l’accordo stretto da Ankara con l’Ue.

Sarà una sorta di bis rispetto a quel primo viaggio pastorale di Bergoglio in un’altra frontiera d’Europa, Lampedusa, quando denunciò la “globalizzazione dell’indifferenza”.

Era l’8 luglio del 2013 e il Papa, celebrando sull’isola siciliana una messa per le vittime dell’immigrazione disse:  “Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per se’ e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, accoglienza, solidarietà?”.

Parole che tre anni dopo rimangono purtroppo attuali. E che probabilmente echeggeranno presto anche a Lesbo. 

Stranieriinitalia.it

 

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