Il Senato francese ha rifiutato di concedere agli immigrati extracomunitari il diritto di votare alle amministrative
Parigi – 19 giugno 2008 – Il Senato ha rifiutato di concedere il diritto di voto alle elezioni amministrative agli stranieri non originari di Paesi dell’Unione europea. Il “no” è arrivato ieri sera nell’ambito di un progetto di legge di riforma delle istituzioni.
Diversi emendamenti che chiedevano il diritto di voto presentati dai senatori socialisti, verdi, comunisti e radicali di sinistra sono stati respinti dalla maggioranza di destra con l’appoggio del governo. I senatori della maggioranza hanno argomentato che non è possibile concedere il diritto di voto agli stranieri senza reciprocità e che è più semplice per gli immigrati residenti chiedere la naturalizzazione per esercitare i loro diritti civili.
La questione ha suscitato una lunga discussione nel corso della quale la ministra della giustizia, Rachida Dati, ha attaccato la sinistra accusandola di non aver mantenuto le sue promesse quando era al potere accordando il diritto di voto agli stranieri. "Nicolas Sarkozy non ha preso impegni in merito” – ha dichiarato la Dati -, non dobbiamo dunque ricevere lezioni dalla sinistra".
I cittadini dell’Ue possono votare alle amministrative dopo sei mesi di residenza in Francia, mentre gli stranieri extracomunitari non ne hanno il diritto, neanche dopo anni di soggiorno.