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FRANCIA: POLIZIOTTO FIGLIO DI IMMIGRATI? PENALIZZATO

(ANSA) – PARIGI, 4 DIC – Hai origine maghrebine? La tua famiglia è immigrata? Vai a trovare i parenti rimasti a casa? Allora non puoi avere accesso ai dossier più scottanti, alle informazioni "top secret": questo sarebbe capitato a parecchi poliziotti francesi, di recente peraltro invogliati a vestire la divisa proprio per rappresentare tutte le anime del Paese. L’accusa di quello che appare come un vero e proprio scandalo viene dal sito on line di un settimanale come Le Nouvel Observateur, che parla di un coinvolgimento di "diversi poliziotti della prefettura di Parigi, francesi di origine maghrebina". Avrebbero perso la loro abilitazione "Secret Defense", cioé l’autorizzazione a consultare documentazione riservata o sensibile, senza spiegazione ufficiale. Non sarebbe infatti stata fornita agli interessati, che sono comunque in numero non indifferente, una qualsivoglia lettura della decisione gerarchica di escluderli dall’accesso al top-secret. Le persone "degradate" sarebbero state convocate da un reparto specifico di colleghi, i poliziotti dell’8/a sezione dei Renseignements Generaux, che lavorano distaccati dalla sede centrale di Prefettura dell’Ile-de-la-Cité. Nel commissariato del 3/o arrondissement, a due passi dal Beaubourg, si sono dovuti presentare alla sezione ‘Inchieste ed abilitazioni’ e sottoporsi ad un vero interrogatorio. Le domande vertevano sull’orientamento religioso, sulle origini e sulla regolarità dei viaggi e dei soggiorni nei paesi di cui sono originarie le famiglie. Parecchi poliziotti interrogati si sono visti poi ritirare l’accesso ai documenti riservati. Lo stesso settimanale cita anche gli esaminatori, coloro cioé che avrebbero torchiato gli agenti di origini maghrebine: secondo loro, avrebbero perso l’abilitazione ai compiti più delicati per motivi di sicurezza, essendo cioé troppo assidui dei paesi di origine delle loro famiglie ("vanno troppe volte laggiù", avrebbe detto uno degli esaminatori) dove si recano per andare a trovare i parenti non emigrati. Se sarà confermata, la notizia è destinata a suscitare le ire dei sindacati nonché degli alti ufficiali di polizia che insorgono contro queste "pratiche d’altri tempi" che "segnano a fuoco con il marchio del sospetto". Negli ultimi anni, un gran numero di poliziotti figli di famiglie immigrate in Francia ma ormai diventati francesi sono stati assunti proprio per dare anche alla polizia quella "multietnicità" che il paese esprime ormai in tanti settori oltre che nella società civile. (ANSA).

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