Elvio Pasca
Darius, 16 anni, è stato trovato venerdì notte in un carrello della spesa con il cranio fracassato. Era sospettato di aver commesso un furto. Hollande: “Atto innominabile e ingiustificabile”, il Front National: “Colpa del lassismo delle istituzioni”
Parigi – 18 giugno 2014 – Darius è un ragazzo di sedici anni di etnia rom. Venerdì scorso è stato trovato in un carrello dello spesa al bordo di una strada a Pierrefitte-sur-Sein, nella periferia nord di Parigi, con il cranio fracassato dalle botte. Ora è in come farmacologico in ospedale, rischia la vita.
Ancora non si sa chi l’ha ridotto così, ma il ragazzo sarebbe stato stato vittima di un linciaggio perché sospettato di aver commesso un furto. Nel pomeriggio di venerdì, alcuni uomini col volto coperto, armati di bastoni, coltelli e fucili, lo hanno prelevato dall’accampamento dove viveva e costretto a salire su un’auto.
Dalle tracce di fuliggine trovate sul corpo del ragazzo, si ipotizza che sia stato picchiato in una cantina. La madre dice anche di aver ricevuto in serata dal suo telefono una richiesta di riscatto e ha avvisato la polizia, ma verso mezzanotte il ragazzo è stato abbandonato esamine per strada, trovato e soccorso.
Ora in Francia è polemica sul razzismo e l’ostilità di cui è vittima la comunità rom. E tanti puntano il dito anche sulla politica delle espulsioni portata avanti dal governo socialista, che ha continuato la linea dura di Sarkozy. E hanno fatto scalpore alcune dichiarazioni del ministro dell’interno Manuel Valls, secondo il quale i rom “non vogliono integrarsi”, e che il loro “destino” sarebbe “restare in Romania o farvi ritorno”.
Il presidente della Repubblica François Hollande ha definito il linciaggio “un atto innominabile e ingiustificabile, che si scontra con tutti i principi sui quali è fondata la nostra Repubblica”. Il Front National, partito di estrema destra trionfatore delle ultime europee, ha condannato l’aggressione, ma anche “il lassismo delle istituzioni” che “spinge i cittadini a farsi giustizia da soli”.
