Roma, 15 maggio 2025 – Nei primi quattro mesi del 2025, gli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione europea sono diminuiti del 27%, toccando quota 47.000, secondo i dati preliminari diffusi da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.
La diminuzione riguarda tutte le principali rotte migratorie verso l’Ue. In particolare, la rotta balcanica registra il calo più marcato, con un -58% di arrivi rispetto allo stesso periodo del 2024.
Nonostante un calo più contenuto, pari al 3%, la rotta del Mediterraneo centrale si conferma la più trafficata, con 15.718 attraversamenti irregolari, pari a circa un terzo di tutti gli arrivi complessivi nell’Unione. Questo dato è in linea con le cifre del primo quadrimestre dell’anno scorso. Dopo una forte contrazione a marzo, l’aumento delle temperature ad aprile ha favorito una nuova impennata di partenze, con un incremento del 40% su base mensile.
Secondo Frontex, i cittadini del Bangladesh sono al primo posto tra le nazionalità segnalate lungo questa rotta. Le reti di contrabbando organizzano l’intero viaggio, con costi compresi tra i 9.500 e i 13.000 euro per migrante.
Segue in termini di flussi la rotta del Mediterraneo orientale, con oltre 12.200 attraversamenti registrati tra gennaio e aprile. Al contrario, sulla rotta dell’Africa occidentale si è verificata una diminuzione superiore al 30%, con 10.400 arrivi stimati.
A fronte di questi movimenti, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha lanciato l’allarme: 555 persone hanno perso la vita in mare nel solo primo quadrimestre dell’anno.
Infine, sulla rotta della Manica, il numero di migranti che hanno tentato di raggiungere il Regno Unito è aumentato del 5%, toccando quota 18.100.