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G8 immigrazione, via tra le proteste

A Roma i ministri della Giustizia e dell’interno parlano di lotta alla tratta degli esseri umani e integrazione. No global in piazza

Roma – 29 maggio 2009 – È iniziata oggi a Roma, tra le proteste del movimento no global, il G8 dei ministri della Giustizia e dell’Interno. Oggi pomeriggio era in agenda una sessione sull’immigrazione articolata in due argomenti: lotta alla tratta degli esseri umani e integrazione degli immigrati

Al termine della prima giornata dei lavori, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha parlato di un "progresso significativo,  l’avanzamento nella collaborazione di tutti i Paesi per quanto  riguarda il contrasto all’immigrazione clandestina e la gestione dei  flussi migratori".       

"Tutti i Paesi  della Ue – ha ribadito Maroni – devono farsi carico dell’accoglienza, della sistemazione dei  richiedenti asilo. Tutti i Paesi della Ue devono farsi carico  dell’accoglienza, dell’identificazione e del rimpatrio dei clandestini ed è necessario sviluppare di piu’ e meglio l’azione di ‘Frontex’ per contrastare i flussi di ingresso clandestini", temi sui quali l’Italia -insieme a Malta, Cipro e Grecia- ha inviato al Consiglio europeo "una serie di proposte e di richieste".

Maroni ha poi sottolineato che "da qualche  settimana l’accordo tra Italia e Libia funziona e sono praticamente  cessati gli sbarchi. Ma questo sforzo bilaterale molto intenso tra  l’Italia e la Libia, che giova a tutti i Paesi della Ue, deve  necessariamente vedere l’intervento dei Paesi dell’Unione sia per  sviluppare politiche di aiuto ai Paesi di provenienza e transito, sia  per definire politiche di accoglienza e di condivisione del peso".

Le proteste
Alla riunione dei ministri ha fatto da sfondo la protesta della ‘Rete G8 no global’, con diversi blitz nella Capitale.

Ieri, una cinquantina di persone ha manifestato in via Nomentana sotto la sede dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (Oim), imbrattando la facciata con vernice rossa e esponendo lo striscione "Il silenzio è dei colpevoli – Oim, G8, Ue complici dei lager per migranti". Altri manifestanti sono entrati nella fontana della Barcaccia, a piazza di Spagna mostrando il manifesto "Siamo tutti sulla stessa barca" e "Diritti in alto mare".

Stamattina, un gruppo di persone ha gettato vernice bianca davanti all’anagrafe in via Petroselli, protestando anche contro il ddl sicurezza: ”L’Anagrafe – spiega il comitato contro il G8 – è il luogo in cui viene definita ‘l’esistenza’ delle persone: matrimonio, cittadinanza, riconoscimento dei figli, residenza. Ecco perchè ci siamo recati qui questa mattina: la cittadinanza non e’ un atto amministrativo, ma vuol dire diritti per tutte e tutti; libertà dalla precarietà, dall’insicurezza sui luoghi di lavoro; dal razzismo e dalla xenofobia”

"Una decina di no global – si legge sul sito Indymedia – sono stati bloccati dalla polizia in via Pisanelli, alle spalle del Ministero della Marina, mentre si dirigevano verso il Lungotevere con volantini e striscioni. Secondo quanto si e’ appreso i dieci giovani sono stati portati in commissariato per essere identificati Un altro gruppo, con striscioni e volantini, e’ stato allontanato".

Davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, è stata invece inscenata una processione per “San Papier”, il“protettore dei migranti”. "Abbiamo scelto di protestare in una chiesa – afferma Serena,  della Rete anti G8 – perchè presto saranno gli unici spazi al di  fuori della legislazione europea e italiana di stampo razzista. E’  un’allusione a una pratica tradizionale dei movimenti dei migranti in  questo modo segnaliamo l’emergenza che si sta venendo a creare, e che  limita i diritti di tutti, creando tensioni razziste".

Davanti al Cie di Ponte Galeria è invece in corso un “assedio sonoro” con musica e slogan contro i centri di espulsione. I manifestanti hanno ricordato i suicidi e gli scioperi della fame dei migranti rinchiusi nei Cie: “Facciamo un assedio sonoro – ha spiegato uno di loro al megafono – per esprimere la solidarietà agli uomini e alle donne chiusi in questo lager, dove quotidianamente sono sottoposti a minacce e torture da parte della polizia con la Croce rossa che fa finta di non sapere niente. Vogliamo che la nostra voce sorpassi il muro".

Domani pomeriggio è previsto una grande manifestazione con oltre 10mila partecipanti. Il corteo partirà alle 14.00 da Porta Maggiore e attraverserà il centro per raggiungere Piazza Navona. 

EP

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