In carcere per una truffa, è un mago dell’informatica. Ora potrebbe collaborare con la Procura di Como Roma – 25 febbraio 2009 – Ricordate la storia di Gabriel Bogdan Ionescu, il geniale hacker che sta scontando in carcere a Como una condanna per una truffa telematica?
Qualche mese fa, il ventiduenne romeno era salito agli onori delle cronache per essersi piazzato al primo posto al test di ammissione alla facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano. Solo l’ennesima prova della sua abilità, che in passato gli è valsa anche una medaglia d’oro alle olimpiadi di matematica dei Balcani.
Ora Gabriel potrebbe mettere le sue doti straordinarie a disposizioni della Legge, andando a lavorare part-time per la Way Log, azienda che si occupa di intercettazioni e contrasto dei reati telematici per conto della Procura di Como. Il ragazzo dovrebbe sviluppare dei software per prevenire la clonazione di carte di credito e per individuare i gestori di siti pedopornografici.
Bogdan Ionescu passerebbe così dalla “parte giusta“ e potrebbe riscattarsi dalla sua disavventura giudiziaria. Intanto, i padre Somaschi si sono detti disponibili a ospitarlo nel loro collegio, dove potrebbe scontare gli arresti domiciliari.
Una storia a lieto fine? Solo se il tribunale di sorveglianza autorizzerà Gabriel a lavorare. La decisione arriverà il 5 maggio e l’ avvocato del ragazzo, Pierpaolo Livo, è ottimista: “Non c’è alcun motivo per cui il giudice potrebbe negare questa possibilità”.
EP