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Gasparri: “Tra poche ore, clandestinità sarà reato”

Il capogruppo Pdl: "Obiettivo prioritario". Casson (Pd): "Maggioranza non canti vittoria" Roma – 29 giugno 2009 – Maurizio Gasparri conta i minuti:  "Entro quarantotto ore  – dice – l’immigrazione clandestina diventerà reato”.  

Il capogruppo del popolo della libertà al Senato sembra sicuro che entro mercoledì, l’aula del Senato approverà il ddl sicurezza. Il testo arriva a Palazzo Madama per la seconda volta, dopo le modifiche approvate alla Camera dei Deputati.

Il reato di clandestinità, spiega Gasparri, “è un obiettivo che  abbiamo indicato come prioritario da tempo. E considero l’imminente  voto del Senato anche una vittoria personale, avendo sostenuto nel  passato con An unanime questa tesi, ed avendola sostenuta nel Pdl e  nel programma di governo. Le nuove norme sono  fondamentali e rappresentano il rispetto del patto con gli elettori". 

Citando altri punti del ddl, Gasparri aggiunge che “renderemo più severe le norme sul carcere duro dei mafiosi,  evitando decisioni assurde di magistrati perdoniksti. C’e’ da augurarsi che di fronte a queste norme il ministero della Giustizia e il Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria  siano all’altezza del compito. Purtroppo le giuste proteste della  polizia penitenziaria confermano che siamo in ritardo sul piano  carceri e che serve una guida migliore al Dap".

Felice Casson, capogruppo del Pd in commissione Giustizia del Senato, frena però l’entusiasmo di Gasparri: “È passato oltre un anno – ricorda l’ex magistrato – dall’inizio della legislatura e il Governo e la maggioranza hanno cambiato ripetutamente idea, modificando già molte volte il testo di legge ora all’esame del Senato sia in materia di immigrazione che di ronde”.

“Su questi punti il governo, nell’Aula di Palazzo Madama, e’ gia’ andato sotto tre volte nei mesi scorsi. Prima di cantare vittoria, ritenendo risolto il problema della sicurezza, bisognerebbe innanzitutto investire finanziariamente per dare adeguati mezzi alle Forze dell’ordine per svolgere al meglio il proprio lavoro" conclude Casson.

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