La denuncia dei lettori di Gazetaukrainska.com: “Nella sezione ucraina le informazioni non ci sono, o sono inglese”
Roma -9 settembre 2013 – “Il sito web dell’ambasciata d’Italia a Kiev è incompleto e non parla la nostra lingua”.
È la denuncia della comunità ucraina in Italia, una platea di oltre duecentomila persone in continua espansione. Ognuna delle quali, prima o poi, ha bisogno dei servizi consolari.
Da un’indagine condotta da Gazetaukrainska,com, il portale degli ucraini in Italia, viene fuori che gli utenti sono generalmente soddisfatti dell’ufficio consolare italiano a Kiev.
Ultimamente è stata ampliata la rete dei “centri visti” che aiutano gli utenti con le informazioni e la preparazioni dei documenti per venire in Italia, si può andare quindi in una città vicina senza recarsi ogni volta nella Capitale. Per tutte le altre pratiche come ricongiungimento familiare,. dichiarazione del valore di titoli di studio o cittadinanza, bisogna però rivolgersi direttamente all’ufficio centrale.
I lettori di www.gazetaukrainska.com ci hanno però segnalato diverse difficoltà legate alla mancanza d’informazione nella sezione ucraina.
Navigando sul http://www.ambkiev.esteri.it/Ambasciata_Kiev nella versione ucraina nella sezione “Servizi consolari” nel miglior caso troviamo alcune voci in lingua inglese (come Pensioni, Atti notarili o Documenti di Viaggio). Altre voci sono solo in italiano (come Autoveicoli e patenti di guida), alcune sono addirittura vuote (Traduzione e legalizzazione dei documenti, modulistica, domande frequenti).
Cosa dovrebbero fare gli ucraini che hanno bisogno dei servizi consolari? Per tanti l’unica via d’uscita è di rivolgersi alle agenzie, autorizzate e non, che lucrano sui bisogni della gente.
“Avevo bisogno di fare dichiarazione del valore di titoli di studio, mi sono imbattuta nell’assenza delle informazione sull’argomento in internet. Vari siti mi davano i consigli diversi. Non avendo tanti soldi in disposizione, volevo fare tutto da sola, senza agenzie” racconta sulla pagina facebook di Gazetaukrainska.com Maria Kozachok, che quest’anno si siederà fra i banchi di un’università italiana.
“L’unico modo per venirne a capo – continua la nostra lettrice- è stato chiedere consiglio sul social network. Menomale che altri lettori mi hanno indicato la strada e sono riuscita a portare a termine un’impresa, che al primo sguardo sembrava impossibile”.
“Il sito web è l'anello debole nel lavoro del consolato. Sarebbe bello se ci desse un'informazione più completa” scrive un’altra lettrice, Iryna Prus. Mentre Anastasiya Oleksiyenko suggerisce di dare la possibilità agli ucraini di prenotare l'appuntamento in consolato tramite internet, come succede con vari uffici pubblici in Italia.
In un’intervista a Gazetaukrainska.com, l’ambasciatore d’Italia in Ucraina Fabrizio Romano ha promesso di potenziare al più presto il sito internet. Gli utenti stanno aspettando.
Marianna Soronevych
Gazetaukrainska.com