Roma, 1 aprile 2021 – Stereotipi e discriminazione: “Glazie, plego”, “facciamo plesto” si legge su un libro di testo per bambini delle ultime classi delle scuole elementari. A parlare, ovviamente, sarebbe una bambina dai tipici tratti orientali di nome Lee, che appare in un disegno sul sussidiario dei linguaggi “Leggermente Plus”, di Giunti Del Borgo. Poco dopo, segue un’altra frase piuttosto discutibile: “Non si offende mai quando la prendiamo in giro”. La vignetta ha fatto scoppiare le polemiche sui social: “Basta pregiudizi”.
“Glazie, plego”, nel libro per bambini si spiega così come parlano i cinesi
“Non è la prima volta che i testi di didattica per bambini rappresentano una mentalità retrograda, talvolta sessista e razzista”. Ha commentato così la vicenda la professoressa Lala Hu, insegnante di marketing all’Università Cattolica di Milano che ha segnalato e diffuso su Twitter il testo del libro contenente la vignetta che recita “Glazie, plego”. “Una causa può essere l’assenza di diversity nel settore editoria. Con questo tipo di narrazione, continueremo a vivere di pregiudizi e discriminazione. E comunque la bambina non si chiamerebbe Lee”, ha aggiunto poi.
“‘Non si offende quando la prendiamo in giro’, ma che ne sa @GiuntiEditore del trauma dei bambini quando vengono bullizzati? A parte gli stereotipi sui bambini di origine cinese come essere bravi in matematica, “glazie, plego” e “facciamo plesto”?”, sottolinea inoltre sul suo profilo Twitter. Non è la prima volta che si evidenziano stereotipi di questo tipo sui libri scolastici dedicati ai più piccoli. Lo scorso settembre, per esempio, era caduto nel centro delle polemiche il testo “Rossofuoco” di Ardea Editore, che riportava l’immagine di un bambino che si avvicinava a una bambina dalla pelle scura e le chiedeva: “Sei sporca o sei tutta nera?“. In quel caso, a puntare l’attenzione sulla vicenda era stata la consigliera comunale del PD di Reggio Emilia Marwa Mahmoud.
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