I giudizi della diplomazia americana in un cablogramma di Wikileaks. “Criminalizzati ingiustamente i clandestini”
Roma – 24 febbraio 2011 – “L’ inefficace risposta italiana alle sfide dell’immigrazione”. L’ oggetto del cablogramma inviato a Washington dall’Ambasciata Usa di Roma nell’aprile del 2009 è già ben poco lusinghiero per il nostro governo, ma il resto del testo, svelato da Wikileaks e pubblicato dall’Espresso, è una condanna senza appello.
Nella primavera del 2009 si riversava su Lampedusa una nuova ondata di sbarchi. Questi, scrive l’ambasciata, “hanno accelerato l’ approccio ‘ordine e legalità’ (letteralmente “law and order”) sull’immigrazione irregolare promesso da Berlusconi in campagna elettorale e sintetizzato nella recente promessa di ‘essere cattivi con i clandestini’ fatta dal ministro dell’Interno Maroni, un leader del partito politico anti-immigrati Lega Nord”.
Eppure, “una potente attività diplomatica, i nuovi e rinforzati accordi bilaterali con i paesi d’origine per i rimpatri, raggiunti scavalcando l’Ue, l’allungamento della detenzione degli irregolari e una legislazione sulla sicurezza più severa non sono riusciti a fermare i flussi irregolari”. Tra l’altro, “La drammatica situazione dei boat people, la maggior parte dei quali è senza documenti, maschera il fatto che rappresentano solo il 15% del totale degli arrivi irregolari”.
Le espulsioni, spiega l’ambasciata, non funzionano. “Anche se l’Italia ha espulso con successo circa 25 mila persone nel 2008, la maggior parte degli ordini di espulsione non vengono eseguiti per mancanza di risorse”. Intanto, i clandestini vengono ingiustamente criminalizzati dal governo.
“Il ministro dell’Interno – scrivono i diplomatici – ha detto che crede che ci siano poche minacce terroristiche dagli immigrati irregolari, e le statistiche del governo rivelano un calo generalizzato della criminalità in tutte le maggiori città nel 2008. Eppure Berlusconi, Maroni, altri alti funzionari e la stampa italiana (la maggior parte della quale è controllata da Berlusconi) pubblicizzano esageratamente una connessione tra criminalità, terrorismo e clandestini”.
Il cablogramma cita poi le critiche all’approccio del governo. “L’Italia ha bisogno di una vasta politica di integrazione che riconosca i cambiamenti demografici nella sua società: popolazione che invecchia, tasso di natalità in declino, presenza di circa quattro milioni di residenti stranieri su una popolazione di sessanta milioni”. L’immigrazione dovrebbe “essere trattata come una risorsa, non come una minaccia” e c’è il rischio che “rendere i clandestini dei capri espiatori radicalizzerà la ‘seconda generazione’ di migranti regolari, compresi oltre un milione di musulmani”.
L’Ambasciata Usa scriveva queste considerazioni nell’aprile 2009. Pochi mesi dopo sarebbe stata definitivamente approvata la legge sulla sicurezza.
EP