Roma, 27 febbraio 2023 – Il Mediterraneo è stato per molto tempo una rotta di passaggio per i migranti e i rifugiati in cerca di un futuro migliore. Tuttavia, troppo spesso questi viaggi si sono trasformati in tragedie, come dimostrato dall’ultimo naufragio che ha causato la morte di decine di persone.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che finché bande criminali controlleranno le rotte migratorie, le persone continueranno a morire. Questa situazione mette in evidenza l’importanza di fornire percorsi sicuri, ordinati e legali per i migranti e i rifugiati. Senza di essi, la migrazione rimarrà una pratica rischiosa e potenzialmente mortale.
La questione della migrazione è un problema globale che richiede un approccio coordinato e cooperativo. Gli Stati devono collaborare per sviluppare politiche che garantiscano la sicurezza dei migranti e dei rifugiati, ma anche la sicurezza dei paesi di arrivo. Questi percorsi sicuri dovrebbero garantire l’accesso a servizi di base come l’assistenza medica, l’alloggio e l’istruzione.
Inoltre, è fondamentale che gli Stati rispettino i diritti umani dei migranti e dei rifugiati, in particolare il diritto alla vita e alla libertà. Ciò significa prevenire la perdita di vite umane fornendo ricerca, soccorso e assistenza medica. Questo non è solo un imperativo umanitario, ma anche un obbligo morale e legale.