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I cattolici: “Diritto di cittadinanza per i figli degli stranieri”

"Rispetto dovuto ad ogni persona umana" Reggio Calabria, 18 ottobre 2010 – Il mondo cattolico riunito a Reggio Calabria per la 46.esima Settimana Sociale si e’ ritrovato unito attorno ad una proposta: dare la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati stranieri residenti in Italia.

A comunicarlo è stato il presidente delle Acli, Andrea Olivero, coordinatore del gruppo di studio sull’inclusione e l’immigrazione.

Il gruppo di lavoro sui problemi dell’integrazione ha sottolineato la differenza tra diritti umani e amministrativi, come quello alla cittadinanza, evidenziando il rispetto dovuto ad ogni persona umana.

Secondo Olivero "i delegati arrivati dalle diocesi di tutta Italia hanno il dovere di allargare il discorso ad altri diritti ‘naturali’, da quello al lavoro a quello all’integrazione, per passare a quella ‘seconda fase’, che superi la ‘fase emergenziale’ dell’immigrazione auspicata da papa Benedetto XVI nel suo messaggio alle Settimane Sociali".

”Evitare tante forme di sopruso e discriminazioni presenti in Italia”, ha spiegato quindi Olivero, ”piu’ attenzione all’insegnamento della lingua italiana, contrastare le mafia, la tratta degli esseri umani, lo sfruttamento della prostituzione”.

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