Per andare alle urne il 27 e 28 maggio devono iscriversi alle liste elettorali aggiunte. Domande entro il 17 aprile
A questi si potranno aggiungere anche i romeni, i polacchi e tutti gli altri cittadini dell’Unione Europea che vivono nei comuni interessati. L’elettorato attivo e passivo alle elezioni comunali e circoscrizionali è infatti esteso a tutti i comunitari grazie a un decreto legislativo (n. 197 del 12 aprile 1996) che ha dato attuazione a una direttiva europea.
Chi vuole esercitare il diritto di voto deve chiedere al sindaco l’iscrizione a una lista elettorale aggiunta, presentandosi all’ufficio elettorale con un documento d’identità valido. Naturalmente è necessario essere residenti nel comune, quindi può presentare domanda solo chi è già iscritto all’anagrafe. Una volta inseriti nella lista, è possibile votare in tutte le successive consultazioni.
Le richieste di iscrizione alla lista aggiunta vanno presentate entro il 17 aprile, non rimane quindi molto tempo. Chi non ce la farà a presentare domanda entro quella data però non disperi: potrà comunque farsi rilasciare dall’ufficio elettorale un’attestazione valida solo per le elezioni del 28 e 29 maggio.
I cittadini europei hanno anche la possibilità di candidarsi, tranne che per le cariche di sindaco e vicesindaco, riservate agli italiani.
Gli aspiranti consiglieri dovranno comunque iscriversi alla lista elettorale aggiunta e, oltre ai documenti richiesti a tutti gli altri candidati, quando verranno depositate le liste dovranno presentare una dichiarazione con cittadinanza, residenza attuale e indirizzo nello stato d’origine. È inoltre richiesto un attestato dell’autorità competente nel Paese d’origine che si gode del diritto di eleggibilità.
Il 27 e 28 maggio in un migliaio di comuni si voterà per eleggere sindaci e consiglieri. Genova, Parma, Verona, La Spezia, Lucca, Reggio Calabria, Palermo sono solo alcune delle piazze che vedranno complessivamente andare alle urne otto milioni e mezzo di italiani.
(6 aprile 2007)
Elvio Pasca