Il caso di una studentessa di origine pakistana a Parma. Il Pdl: “Colpa del multiculturalismo”
Parma – 21 aprile 2011 – "Un uomo, originario del Pakistan, ha voluto punire sua figlia, che frequenta la terza media, perchè era stata al centro dell’attenzione di altri alunni" riporta oggi la “Gazzetta di Parma”.
"All’uscita da scuola, i compagni di classe la prendevano in giro: ‘Ti piace quello, ti viene dietro l’altro’ le dicevano, fuori dai cancelli, in mezzo alla solita confusione di ragazzi e genitori venuti a prendere i figli – scrive il quotidiano – Il padre ha ascoltato tutto e, arrivato a casa, l’ha riempita di botte".
"Ad accorgersene – spiega il quotidiano – sono state le insegnanti, il giorno dopo, in aula. Hanno visto i lividi e hanno chiesto alla ragazzina che cosa fosse successo".
Secondo la vice presidente dei deputati Pdl Isabella del Bertolini, quello che è successo è il “frutto avvelenato del multiculturalismo che consente agli stranieri quello che non si può concedere a nessuno”. “Cosa succederebbe – chiede – se a picchiare a sangue una ragazza di 13 anni fosse stato un padre italiano?".
La sua collega di partito Souad Sbai parla di “becero integralismo domestico” e del “risultato sconcertante delle mediazioni su casi di oppressione delle giovani immigrate in Italia”. La parlamentare rivolge poi un “appello ai servizi sociali affinche’ allontanino la ragazza dalla famiglia, non consegnandola nelle mani del Console, che non ha alcun diritto ne’ potere in questioni interne italiane".