Ogni sabato mattina per le vie e nei parchi della città. Protocollo d’intesa in Comune: “Responsabilità, non assistenzialismo”
Torino – 8 marzo 2016 – I profughi terranno bella, e pulita, Torino. Spazzeranno, raccoglieranno foglie e rifiuti, svuoteranno i cestini per le vie e nei parchi della città. Gratis.
È il risultato di un protocollo d’intesa stretto tra il Comune e Amiat, l’azienda partecipata che si occupa dei servizi di igiene ambientale in città. Lo scopo è tenere occupati i profughi (sarà contento Renzi, che non li vuole in giro a “bighellonare”) e permettere loro di “ricambiare” con un lavoro di pubblica utilità l’accoglienza ricevuta.
Si tratta di volontariato, che coinvolgerà ogni sabato mattina per sei ore venti migranti che hanno ottenuto lo status di titolari di protezione internazionale e sono inseriti in percorsi di accoglienza SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) gestiti dal Comune. Lavoreranno in tutte le circoscrizioni, in squadre miste insieme ai dipendenti dell’Amiat.
Secondo il vicesindaco Elide Tisi, che l’ha promossa, questa iniziativa consente ai profughi “di dare qualcosa in cambio del sostegno ricevuto per essere aiutati a costruire un percorso di vita lontano dal Paese che sono stati costretti a lasciare”. Questo “in una logica non di assistenzialismo, ma di responsabilità”.
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