Crociata (Cei): "Garantire la libertà di culto". "Coniugare accoglienza e legalità"
Città del Vaticano – 3 febbraio 2009 – ”È ovvio che l’accoglienza degli immigrati porta con sé la salvaguardia dei diritti fondamentali, e la libertà religiosa è uno di questi diritti e significa poter professare liberamente il proprio culto secondo le forme stabilite dalla Costituzione”.
Così mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, presentando stamattina la conclusione dei lavori del Consiglio episcopale permanente. Commentando la proposta leghista di subordinare la costruzione di nuove moschee a dei referendum locali, Crociata ha detto che “tutto è proporzionato alle caratteristiche formali e materiali di chi chiede e ha diritto alla manifestazione di questo culto”.
Il prelato ha parlato anche di immigrazione in generale. “Una volta sul nostro territorio gli immigrati sono persone di cui difendere i diritti umani fondamentali, alla vita, alla salute, ecc., tutte quelle condizioni che permettono di dire che una persona è rispettata davvero”.
”Dobbiamo coniugare accoglienza e legalità” ha aggiunto Crociata. “Il nostro approccio sul tema immigrazione è inequivocabile. Valutiamo via via le misure prese a livello pubblico, ma il nostro dovere è richiamare all’accoglienza nel rispetto della legge e della convivenza dello Stato. Le esigenze sociali – ha concluso – non possono essere avanzate a detrimento dei diritti umani”