Roma, 23 ottobre 2023 – È passato un anno dall’insediamento di Giorgia Meloni come presidente del Consiglio italiano, e nel corso di una lunga intervista concessa al Giornale, ha evidenziato il cambiamento di prospettiva sull’immigrazione in Europa. Meloni sostiene che, durante il suo mandato, siano state modificate profondamente le parole d’ordine dell’Unione europea riguardo a questo tema. L’immigrazione, infatti, è diventata un punto focale delle discussioni e delle politiche europee, spostandosi da una visione di “movimenti secondari” all’interno dell’UE a una prospettiva che enfatizza la necessità di “difendere i confini esterni” e di decidere chi ha il diritto di entrare in Europa, piuttosto che lasciare questa decisione ai trafficanti di esseri umani. Questa nuova prospettiva sembra aver avuto un impatto profondo sull’approccio dell’Europa all’immigrazione.
Un aspetto notevole delle affermazioni di Meloni è il riferimento alle parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Von der Leyen ha enfatizzato la necessità di difendere i confini esterni dell’UE e ha suggerito che spetti all’Europa decidere chi può entrare, anziché lasciare questa decisione ai trafficanti di esseri umani. Questo rafforza l’idea che il cambiamento nella retorica e nell’approccio all’immigrazione sia diventato una realtà in Europa e non sia semplicemente una questione specifica di un paese.
Meloni afferma che l’Italia ha avuto un ruolo significativo in questo cambiamento di prospettiva europea sull’immigrazione. Ha sottolineato come l’Italia abbia costantemente proposto la necessità di missioni navali europee per affrontare la questione dell’immigrazione. Queste missioni hanno l’obiettivo di cooperare con le autorità del Nord Africa per fermare la partenza dei barconi, valutare chi ha diritto all’asilo in Africa e accogliere in Europa solo coloro che ne hanno veramente diritto. Questo approccio mette in evidenza un impegno europeo congiunto per gestire l’immigrazione in modo più controllato e razionale.
Un altro punto interessante menzionato da Meloni è l’idea del “Piano Mattei”, un cambiamento radicale nel rapporto dell’Europa con l’Africa. Questo piano mira a passare da un approccio paternalistico a uno più paritario nei confronti dell’Africa. Questo suggerisce un’impostazione che promuove la cooperazione e il partenariato tra l’Europa e l’Africa, piuttosto che una visione unilaterale in cui l’Europa decide come affrontare la questione dell’immigrazione.
In conclusione, il cambiamento nell’approccio europeo all’immigrazione, come sottolineato da Giorgia Meloni, sembra essere un processo in evoluzione. Questo cambiamento è stato reso evidente attraverso l’accento posto sulla difesa dei confini esterni dell’UE, la cooperazione con le autorità africane, e l’adozione di una prospettiva più paritaria nei confronti dell’Africa. È un cambiamento che, se attuato con successo, potrebbe contribuire a plasmare il futuro dell’immigrazione in Europa in modo più sostenibile e responsabile.