Roma, 26 febbraio 2024 – Il Generale dell’Esercito Roberto Vannacci si trova al centro di un’indagine a Roma in relazione alle affermazioni contenute nel suo libro “Il mondo al contrario”. Le accuse formulategli riguardano il reato di istigazione all’odio razziale, scaturite da denunce presentate da associazioni nelle scorse settimane.
Il procedimento si aggiunge a tre indagini precedentemente aperte nei confronti del Generale dalla procura militare, dalla magistratura ordinaria e da quella contabile. Queste ultime riguardano presunte “spese pazze” sostenute durante il suo incarico come addetto militare a Mosca nel periodo compreso tra il 7 febbraio 2021 e il 18 maggio 2022. Questa fase si concluse con l’espulsione del Generale dalla Russia, seguita da una reciproca espulsione di diplomatici ed esperti militari italiani e russi.
La Lega, in una nota, ha espresso sostegno al Generale definendo le indagini “medaglie” e criticando i metodi del “vecchio sistema”. “Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”, si legge nel comunicato.
L’avvocato Giorgio Carta, difensore del Generale, ha respinto le accuse, sottolineando che l’unico intento dell’opera del Generale era “istigare alla riflessione e alla lettura, non all’odio”.
La vicenda assume un’ulteriore complessità considerando il contesto delle espulsioni reciproche Italia-Russia e l’interconnessione con le indagini sulle presunte spese irregolari. Resta da vedere come si evolveranno gli sviluppi di entrambi gli aspetti, mentre il Generale Vannacci affronta una crescente pressione mediatica e giudiziaria.