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Il commento. Cassese: “Misure Governo inefficaci”

L’ex presidente del Tribunale penale internazionale dell’Aja boccia le proposte del governo in tema di immigrazione e sicurezza ROMA, 12 maggio – "Sono misure di impatto psicologico e mediatico ma di scarsa efficacia".

Antonio Cassese, ex presidente del Tribunale penale internazionale dell’Aja e professore di diritto internazionale, boccia i provvedimenti più significativi contenuti nelle linee di indirizzo in materia di immigrazione, illustrate dal ministro Maroni ai capi dipartimento del Viminale.

E cioé l’allungamento del periodo di trattenimento nei Cpt in attesa dell’espulsione fino a 18 mesi e l’introduzione del reato di immigrazione clandestina. La prima misura "é molto discutibile perché farà aumentare i gravi problemi che già ci sono nei Ctp. Questi centri hanno senso se si tratta di soggiorni brevi; tenervi invece così a lungo persone che hanno commesso reati e che perciò sono in attesa di espulsione, significa inquinarli; e cioé far sorgere al loro interno problemi gravi di criminalità".

"Non è una grande soluzione" per Cassese nemmeno l’introduzione del reato di immigrazione clandestina. "Se si prevede semplicemente una pena detentiva, non sarà di fatto eseguita, perché chi è clandestino sparirà"; se invece si pensa all’arresto immediato, "la situazione delle carceri, già drammatica per sovraffollamento, diventerà ancora più grave". O se ancora "ci sarà solo l’espulsione come conseguenza del reato, resterebbe la situazione che si verifica già oggi, con i tanti decreti di espulsione che non vengono eseguiti o , anche quando lo sono, con il ritorno dei clandestini in Italia che magari continuano a compiere gli stessi reati".

Ci vuole invece un altro approccio: "più che puntare sulla maggiore repressione, bisogna incrementare i mezzi delle forze dell’ordine e prevenire l’ingresso in Italia di extracomunitari o di comunitari che vengono da Paesi specifici". Ma soprattutto bisogna pensare a "soluzioni di grande respiro, che cambino la struttura dell’apparato amministrativo e giudiziario";interventi che consentano "processi più rapidi per tutti".

s.c.

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