Hammarberg: “Minano il diritto d’asilo”. “Ma l’Ue aiuti maggiormente l’Italia”
Bruxelles 11 maggio 2009 – Il respingimento degli immigrati clandestini verso la Libia "e’ un’iniziativa molto triste", che "mina la possibilita’ per ogni essere umano di fuggire da repressione e violenza, ricorrendo al diritto d’asilo".
È il messaggio lanciato dal commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg. Il consiglio d’Europa è un organismo internazionale che non fa parte dell’Ue, riunisce 47 Paesi membri e ha il compito di favorire la creazione di uno spazio democratico e giuridico comune in Europa, nel rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e di altri testi relativi alla tutela dell’individuo.
"L’iniziativa italiana mina totalmente il diritto di ogni essere umano di ottenere asilo", ha detto Hammarberg all’Adnkronos International, aggiungendo: "Spero che l’Italia non vada avanti con questa politica". Insomma, quella trovata dal governo italiano per rispondere all’emergenza sbarchi "non e’ una buona soluzione", ha sottolineato ancora Hammarberg dicendosi "totalmente in linea con le posizioni espresse dal Vaticano".
"Queste persone – ha avvertito ancora Hammarberg contattato telefonicamente nel corso di una sua missione a Madrid – devono avere una chance per ottenere asilo. Ora in Italia tutto questo diventa impossibile". Il commissario per i diritti umani ha tuttavia spezzato una lancia in favore del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, invitando l’Unione europea a fare di piu’ per sostenere il nostro Paese a rispondere all’emergenza sbarchi. "Credo che il ministro Maroni agisca in questo modo perche’ a Bruxelles ha trovato soltanto il silenzio dell’Ue".
In questo contesto, ha avvertito Hammarberg, "anche l’Unione europea deve essere piu’ responsabile e seria, mettendosi all’ascolto di quei Paesi come l’Italia o Malta che a nome di tutta l’Unione devono affrontare questa sfida". "Spero davvero che l’Unione europea aiuti maggiormente l’Italia", ha concluso il commissario.