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Il dato: con lo Ius Scholae 560.000 nuovi cittadini italiani in cinque anni

Roma, 22 agosto 2024 – La questione della cittadinanza italiana è tornata al centro del dibattito pubblico, alimentata dai recenti successi sportivi degli atleti azzurri di seconda generazione alle Olimpiadi di Parigi. Al cuore della discussione c’è lo Ius Scholae, una proposta di legge che potrebbe cambiare radicalmente il volto del Paese, concedendo la cittadinanza italiana a oltre mezzo milione di giovani con background migratorio nei prossimi cinque anni.

Cosa prevede la proposta di Forza Italia

L’iniziativa più recente sullo Ius Scholae proviene da Forza Italia, che propone una versione “soft” della legge: concedere la cittadinanza agli studenti stranieri che completano un ciclo di istruzione, in contrasto con la proposta dell’opposizione che richiede un percorso scolastico di almeno cinque anni. Nonostante la differenza nei dettagli, il risultato potrebbe essere significativo: una riforma che darebbe la cittadinanza a quasi sei studenti stranieri su dieci, nati in Italia o arrivati nel Paese prima dei dodici anni.

Il peso dei numeri: chi sono i futuri cittadini?

Secondo una stima di Tuttoscuola, basata sui dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito relativi all’anno scolastico 2022-23, se lo Ius Scholae fosse approvato, già dal primo anno la legge potrebbe aggiungere 300.000 nuovi cittadini italiani. Questi includerebbero studenti che hanno già completato la scuola primaria e media. In particolare, tra i 55.000 studenti stranieri iscritti all’ultimo anno delle scuole medie e i 222.000 che frequentano le scuole superiori, la maggior parte è concentrata nelle regioni del Nord, come Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

La distribuzione geografica degli studenti di nazionalità straniera riflette un forte squilibrio territoriale: mentre le regioni settentrionali contano migliaia di studenti stranieri, le regioni del Sud e delle isole ne registrano un numero nettamente inferiore. Tuttavia, la legge non solo interesserebbe gli attuali studenti delle scuole medie e superiori, ma, nei successivi quattro anni, includerebbe anche i 249.000 studenti attualmente iscritti tra la quinta primaria e la seconda media, portando il totale dei nuovi cittadini a 560.000.

Il sentimento popolare e il dibattito politico

Nonostante le controversie politiche, sembra che la proposta di legge goda di un ampio sostegno popolare. Secondo un sondaggio Youtrend, il 59% degli italiani è favorevole allo Ius Scholae. Anche il sentimento online riflette un supporto significativo, con il 53,9% di opinioni positive emerse da uno studio condotto per l’Adnkronos da Vis Factor.

Un futuro di inclusione?

Se approvato, lo Ius Scholae potrebbe rappresentare una svolta storica per l’Italia, integrando pienamente nel tessuto sociale centinaia di migliaia di giovani che, pur crescendo nel Paese, non hanno ancora ottenuto la cittadinanza. Con il 7% della popolazione scolastica potenzialmente coinvolta, e una rilevanza politica non indifferente, questa riforma potrebbe segnare un passo decisivo verso un’Italia più inclusiva e consapevole della sua realtà multiculturale.

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