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Il ddl sicurezza è in Senato, il voto a giugno

Assegnato alle commissioni Affari costituzioai e Giustizia il testo approvato alla Camera. Ma non è stato ancora inserito nel calendario. Roma – 18 giugno 2009 – “Auspico che il ddl sicurezza venga approvato definitivamente dal Senato entro maggio” diceva Roberto Maroni qualche giorno fa. E tempi brevi chiede anche Umberto Bossi,  secondo il quale la vicepresidente leghista del Senato Rosy Mauro (definita “un bulldozer" dal senatùr) garantirà una calendarizzazione velocissima.

Probabilmente però la Lega, prima di esultare, dovrà aspettare più del previsto.

Il testo approvato giovedì scorso alla Camera è stato subito trasmesso al Senato e assegnato per l’esame alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia. Dovranno però dare il loro parere anche altre sei commissioni: Esteri, Difesa, Bilancio, Istruzione, Lavori Pubblici e Sanità.

La fiducia posta dal governo a Montecitorio lascia supporre che durante l’esame al Senato non ci sarà spazio per modificare il ddl. Ed è probabile che, per evitare sorprese, anche a Palazzo Madama l’esecutivo sceglierà di blindare il testo con un nuovo voto di fiducia. È però comunque molto difficile che si arrivi al voto finale prima della metà di giugno.

L’esame del ddl non è stato ancora inserito nel calendario delle Commissioni, aggiornato fino alla fine di questa settimana, tantomeno in quello dell’aula, che arriva alla fine del mese. Inoltre, i primi giorni di giugno, causa elezioni europee, il Senato non lavora.

Le pressioni della Lega accelereranno forse l’iter del provvedimento, ma non potranno fare miracoli. Almeno per qualche altra settimana, reato di clandestinità, tasse di soggiorno e altre novità rimarranno sulla carta.

Scarica il testo all’esame del Senato (Archivio Briguglio)


Elvio Pasca

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