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Il Friuli: “No a nuovi profughi nel territorio”

La Regione non ospiterà più flussi di profughi finché non saranno ridotte le presenze di richiedenti asilo TRIESTE, 6 agosto 2008 – Il Friuli Venezia Giulia non ospiterà ulteriori flussi di profughi finché non saranno ridotte le attuali presenze di richiedenti asilo sul proprio territorio.

E’ quanto affermato a Roma il presidente della Regione, Renzo Tondo e l’assessore con delega alla Sicurezza, Federica Seganti, durante un incontro con il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento Libertà civili e Immigrazione del ministero dell’Interno.

Tondo e Seganti – informa una nota della Regione – hanno ricordato che in Friuli Venezia Giulia vi sono circa 500 tra profughi e rifugiati, ben al di sopra dei flussi ospitati in altre realtà regionali. Una "linea diretta" tra Viminale e Regione gestirà eventuali nuove emergenze.

Seganti ha reso noto inoltre che per il futuro, in accordo con le Forze dell’Ordine, verranno redistribuiti in Regione esclusivamente piccoli gruppi omogenei di persone "in uscita" dal Centro Richiedenti Asilo Politico (Cara) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia): tutte persone con lo status di rifugiato politico o di protezione internazionale, ha concluso l’assessore, e comunque non provenienti da altre aree del Paese.

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