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Il Governo prepara il reato di immigrazione clandestina

Arresto obbligatorio per chi varca il confine senza permesso. I Cpt diventeranno carceri a tempo ROMA, 10 maggio 2008 – Prenderà forma martedì pomeriggio il pacchetto sicurezza che sarà poi approvato nel primo Consiglio dei ministri operativo del nuovo Governo in programma a Napoli.

A definire le misure – un giro di vite su criminalità, immigrazione e certezza della pena – sarà una riunione cui parteciperanno i ministri dell’Interno, Roberto Maroni, degli Esteri, Franco Frattini, della Difesa, Ignazio La Russa e della Giustizia, Angelino Alfano.


Il cambiamento di rotta rispetto al Governo Prodi avverrà soprattutto nel contrasto all’immigrazione clandestina e negli allontanamenti per i cittadini comunitari. In passato Maroni non ha nascosto il suo apprezzamento per quanto fatto dal sindaco leghista di Cittadella (Padova), Massimo Bitonci, con un’ordinanza che lega la concessione della residenza alla disponibilità di un reddito minimo. Nel pacchetto ci sarà così probabilmente una norma che impone al cittadino europeo di dimostrare fonti di reddito certe per avere diritto di soggiorno in Italia per oltre tre mesi. Le nuove norme potrebbero  prevedere l’allontanamento dello straniero che entra in Italia senza denunciare alle autorità la sua presenza. Nonchè a rendere effettivi gli allontanamenti ed a prevederli per chi commette delitti per i quali è previsto l’arresto in flagranza.

Per quanto riguarda gli extracomunitari, l’obiettivo è l’applicazione ferma della Bossi-Fini, con apertura di nuovi Centri di permanenza temporanea (attualmente sono stati ridotti a 11, più sette Centri di accoglienza), espulsioni più facili, stretta sui ricongiungimenti familiari, possibile ripristino del visto d’ingresso per i soggiorni brevi. Allo studio anche l’introduzione del reato di immigrazione clandestina con la previsione dell’arresto obbligatorio per chi varca il confine senza permesso. Una normativa questa, che se attuata potrebbe far "scoppiare" le carceri. Per evitare ciò il governo vorrebbe trasformare i Cpt in centri di detenzione temporanea. In attesa del processo che dovrà essere celebrato con rito direttissimo, gli stranieri arrivati senza permesso saranno rinchiusi nelle strutture finora utilizzate per la prima accoglienza. E lì aspetteranno anche l’esecuzione del provvedimento di espulsione che scatterà in maniera automatica e prevederà l’accompagnamento alla frontiera.

Il pacchetto dovrebbe anche assegnare maggiori poteri ai sindaci in materia di sicurezza: dal controllo del territorio alla chiusura dei campi nomadi. Il provvedimento di allontanamento degli stranieri, ad esempio, potrebbe essere adottato anche su segnalazione dei primi cittadini.

s.c.

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