Roma, 8 giugno 2020 – “Trattativa positiva”. Così il ministro degli Affari europei, Vincenzo Amendola, definisce la collaborazione tra Italia e Unione Europea in corso per un’equa distribuzione dei richiedenti asilo e una gestione diretta dei rimpatri.
Il riferimento è alla lettera scritta dell’Italia all’Ue – insieme agli altri stati membri frontalieri del Mediterraneo – di cui parla oggi in prima pagina il Corriere della Sera.
“C’è una trattativa positiva in corso a livello europeo, nata
nel periodo pre-Covid con la nuova Commissione, con la commissaria (agli Affari interni, Ylva) Johansson e con il vice presidente (Margaritis) Schinas”, sottolinea Amendola, “La trattativa è quella di arrivare finalmente a un sistema europeo che sia sicuro nel controllo dei confini e anche responsabile nel
cambiare quelli che sono i regolamenti ormai superati. È una trattativa molto importante, che stiamo facendo come governo con il ministro (Luciana) Lamorgese. Perché l`idea è appunto quella di siglare un nuovo patto europeo”.
“La trattativa però la spingiamo molto perché è tempo non più di ragionare più su base volontaristica sulla gestione dei flussi, soprattutto per Paesi di prima entrata – come Italia, Spagna e Grecia – ma avere un sistema che sia coordinato, sicuro e responsabile. Anche dal punto di vista delle entrate, dei rimpatri, della gestione della solidarietà interna. Noi con la Commissione, in maniera riservata, stiamo lavorando perché si arrivi a questo accordo. Spero che dalle parole si arrivi ai fatti”, ha concluso Amendola.