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Il ministro Brambilla: “Gli sbarchi? Una minaccia per il turismo”

"Sono le imprese turistiche a segnalarci episodi critici" ROMA, 25 maggio 2009 – L’immigrazione clandestina "dilaga ovunque, e non mi riferisco soltanto a chi sbarca a Lampedusa ma anche ai moltissimi che entrano via terra. Ecco, questo dilagare contribuisce ad alimentare un clima di insicurezza nelle grandi citta’, a causa della microcriminalita’ diffusa: scippi, furti, rapine".

Lo dichiara in un’intervista al ‘Giornale’ il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sottolineando che "i visitatori cambiano meta, i tour operator dirottano i clienti su altre destinazioni meno insicure".

"Sono le imprese turistiche a segnalarci episodi critici – prosegue il ministro – o il degrado di certi quartieri. L’altro giorno ero a Padova e sono stata sommersa dalle segnalazioni. D’altronde il turismo e’ la prima voce del Pil per la citta’". Secondo Brambilla "la strada intrapresa dal governo e’ quella giusta". Quanto a Lampedusa, il ministro aggiunge: "In questo caso il danno e’ di tipo diverso: non riguarda la presenza di clandestini che crea insicurezza, come nelle grandi citta’; e’ un danno d’immagine".

Questo, sottolinea Brambilla, e’ comunque negativo per il turismo: "A Lampedusa non ci sono clandestini in giro, l’isola e’ sicura, ma i flussi sono ormai associati al suo nome. Il danno e’ notevole. Percio’ stiamo studiando una campagna di promozione di immagine dell’isola, per compensare i disagi subiti".

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