Roma, 21 maggio 2021- Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il commissario europeo per gli Affari interni Ylva Johansson hanno incontrato a Tunisi il Presidente della Repubblica, Kais Saied, e successivamente il capo del governo Hichem Mechichi, che mantiene anche l’interim del ministero dell’Interno.
I colloqui fanno seguito a una prima missione congiunta Ue-Italia, effettuata il 17 agosto scorso, durante la quale sono state gettate le basi di un accordo complessivo di partenariato strategico tra l’Unione europea e la Tunisia finalizzato a raggiungere un “pacchetto” di obiettivi: controllo dei flussi migratori irregolari, contrasto alla rete criminale che sfrutta il traffico di esseri umani, sviluppo delle attività economiche legali, colpite anche in Tunisia da una crisi senza precedenti, e ampliamento dei canali regolari di immigrazione nell’Unione europea.
«Con la commissaria Johansson abbiamo affrontato questa seconda missione per poter finalmente tracciare insieme alle autorità tunisine le grandi direttrici politiche lungo le quali si dovrà sviluppare il partenariato strategico tra Unione europea e Repubblica tunisina», ha dichiarato il ministro dell’Interno, aggiungendo: «In questa cornice di amicizia e di solidarietà ho manifestato al presidente Saied e al premier Mechichi la vicinanza dell’Italia e dell’Unione europea che intendono continuare ad essere parte attiva per aiutare concretamente la Repubblica tunisina ad affrontare sfide molto complesse, prima tra tutte quella che riguarda il futuro dei giovani di questo Paese che legittimamente aspirano, come i loro coetanei europei, a soddisfacenti condizioni lavorative e di vita».
Gli incontri di Tunisi sono stati l’occasione per ribadire da parte del ministro «il comune interesse dell’Italia e della Tunisia a smantellare il business criminale dei trafficanti di migranti». Manifestato anche apprezzamento per le operazioni di interdizione che le autorità tunisine hanno effettuato anche negli ultimi giorni e che hanno consentito di fermare oltre 1.000 migranti irregolari e sequestrare diverse imbarcazioni utilizzate dai trafficanti.
Le autorità tunisine hanno accolto la richiesta italiana per una maggiore flessibilità sulle regole dei rimpatri, assicurando anche la disponibilità ad attivare da subito una “linea diretta dedicata” per lo scambio di informazioni sui natanti partiti dalla Tunisia.