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Il ministro Zanonato: “Per integrazione coltivare nostro spirito di uguaglianza”

"In questo complesso processo i Comuni sono in prima fila, confrontandosi con i bisogni e le necessità della società civile"

Roma, 26 giugno 2013 – ''Occorre ragionare con un'ottica di lungo periodo quando si affronta la tematica complessa dell'integrazione dei cittadini migranti del nostro Paese''.

E' quanto ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, intervenendo in collegamento telefonico al convegno ''La cultura dei diritti nella Pubblica Amministrazione. Il Fondo Europeo per l'Integrazione e la garanzia dell'accesso ai servizi pubblici da parte dei cittadini stranieri'', organizzato dall'Anci a Palermo in collaborazione con il ministero dell'Interno, nella splendida cornice del Palazzo Reale sede dell'Assemblea siciliana.

 ''Un'integrazione effettiva e proficua nel tessuto socio-produttivo del Paese – ha spiegato il Ministro – puo' favorire una maggiore responsabilizzazione dello straniero, rendendolo un cittadino a pieno titolo, rispettoso dei doveri e titolare di tutti i diritti previsti dalla nostra Costituzione''.

"In questo complesso processo – ha sottolineato Zanonato – i Comuni sono in prima fila, confrontandosi con i bisogni e le necessita' della societa' civile. E' fondamentale, inoltre, che si semplifichino le procedure per la concessione della cittadinanza ai minori stranieri quando raggiungono la maggiore eta'. In tal senso, le novita' introdotte dal ministro Kyenge nel 'decreto del fare', fanno propri i contenuti della campagna '18 anni… In Comune' promossa dall'Anci''.

 Rivolgendosi poi al prefetto Malandrino, che nel suo intervento aveva sottolineato l'importanza di una strenua lotta alla discriminazione sociale, Zanonato ha espresso una raccomandazione: ''Occorre coltivare il nostro spirito di uguaglianza. Chi pensa di contrapporre i diritti degli italiani ai diritti degli stranieri fa un pessimo servizio al Paese''.

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