L'appello di Francesco sull'ultima strage del Mediterraneo. "I migranti muoiono in mare per la nostra indifferenza", aveva detto a Lampedusa
Città del Vaticano – 11 febbraio 2015 – Dopo l'ennesima strage anche la voce di Papa Francesco si alza a chiedere più solidarietà verso i profughi e più sforzi per evitare altre tragedie.
"Seguo con preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo” ha detto il papa stamattina durante l'udienza generale. “Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinché a nessuno manchi il necessario soccorso".
Non è certo la prima volta che il papa parla del dramma dei barconi, puntando il dito contro l'atteggiamento di chi dovrebbe salvarli e accoglierli. "I Migranti muoiono in mare per la nostra indifferenza", disse proprio a Lampedusa nel luglio del 2008. E ancora: "Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po' di serenita' e di pace; cercavano un posto migliore per se' e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte".
E anche sabato scorso, incontrando in Vaticano i prefetti italiani, Francesco ha rivolto loro una particolare raccomandazione per l'immigrazione. “Occorre garantire, insieme con la fedeltà al dettato della legge e delle altre disposizioni vigenti, lo scrupoloso rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona umana".