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Il Papa: su fame e migranti è in gioco la credibilità internazionale

Roma, 17 ottobre 2017 – “Non solo garantire la produzione necessaria e una equa distribuzione dei frutti della terra, che dovrebbero essere scontati, ma garantire il diritto di ogni essere umano ad alimentarsi secondo le proprie necessità”. Questo per il Papa un “obiettivo sul quale si gioca la credibilità di tutto il sistema internazionale”. Papa Bergoglio lo ha detto nel suo discorso alla Fao, dove si recato in occasione della Giornata mondiale della alimentazione, intitolata quest’anno “Cambiare il futuro della migrazione. Investire nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”. Il Papa ha invitato a andare oltre le “emergenze” e affrontare i problemi di denutrizione e fame indotti dai “conflitti e dal cambiamento climatico”: “la radice del problema”. Il Pontefice, a ricordo della sua visita alla Fao, ha lasciato in dono una scultura in marmo, opera dell’artista trentino Luigi Prevedel, che raffigura Aylan, il piccolo profugo siriano annegato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia nell’ottobre del 2015. “Una immagine simbolo della tragedia delle migrazioni”, sottolinea una nota del Vaticano. L’opera, in marmo bianco di Carrara, ha una base a forma di ellisse, della misura di 1.77 metri, larghezza di 1.20 metri, altezza di 0.75 metri e dal peso di 9 quintali.

“Abbiamo avuto nel mondo 74 milioni di rifugiati nel 2015, una diaspora di fame, violenza, paura e spaesamento. I numeri delle migrazioni vanno ancora oltre, arriviamo a 240 milioni in tutto il mondo, con una crescita del 40% rispetto al 2000, mentre il numero degli sfollati interni nei propri paesi travalica i 740 milioni”., ha detto il direttore generale della Fao, Jos Graziano Da Silva, nel discorso di apertura delle celebrazioni del World Food Day.

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