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Il Pd ci riprova sullo ius soli: troveremo numeri per approvarlo

Roma, 10 novembre 2017 – Approvare la legge sulla cittadinanza è “obbligatorio”. Senatrici e senatori del Pd, con una conferenza stampa a palazzo Madama alla presenza della ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, a margine dei lavori del Senato sulla legge di bilancio, tornano a rilanciare sulla possibilità di approvare la legge che introduce in Italia lo ius soli entro la fine della legislatura. “Dobbiamo riuscire a trovare i numeri in aula, li troveremo, sono sicura. Sappiamo che dobbiamo lavorare in questa direzione nelle prossime settimane”, ha detto la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, nel corso della presentazione nella sala Nassirya di palazzo Madama dell’e-book della Rivista Neodemos “Fra ius soli e ius culturae: la cittadinanza dei giovani stranieri che vivono in Italia”, realizzato con il contributo di Banca d’Italia, presente il professor Massimo Livi Bacci, docente di demografia all’università di Firenze.

“E’ possibile approvare lo ius soli entro la legislatura: certo che è possibile: la mia presenza qui è dovuta al mio attaccamento al tema”, ha sottolineato la ministra Finocchiaro, “Le regole del 1992 – ha spiegato Gianpiero Dalla Zuanna, senatore Pd – vanno cambiate, ora abbiamo dieci volte gli stranieri rispetto al ’92. Non possiamo mantenere leggi non più adeguate alla situazione demografica del paese: quindi questa pdl va approvata pur con tutti i suoi limiti. Quello che presentiamo oggi non è un dossier tenero”. Tuttavia “la cittadinanza non è un regalo ma, per il significato che ha anche dal punto di vista giuridico, è una ratifica legale di una condizione. Non è una legge permissiva perché non vengono toccate le condizioni per cui la cittadinanza viene richiesta, non viene toccata la norma del 1992 che su questo è molto restrittiva”.

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