Napoli, 10 aprile 2018 – Sono scappati dalle guerre e dai conflitti che hanno insanguinato la Nigeria, il Togo e la Costa d’Avorio. Hanno chiesto asilo politico in Italia e ora Victor, Bright, Nini e Amadou verranno impiegati, a titolo gratuito, come giardinieri nella Reggia di Caserta. Il tutto grazie al progetto “Accolti e attivi”, realizzato dall’Arci e dalla società cooperativa Solidarci, in partnership con l’Istituzione museale diretta da Mauro Felicori. I quattro rifugiati, residenti tra Santa Maria Capua Vetere, Gricignano d’Aversa e Santa Maria la Fossa, fanno parte dello Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati del ministero dell’Interno e dell’Anci. Saranno inquadrati come tirocinanti e supporteranno le maestranze specializzate della ditta che si occupa della manutenzione del patrimonio verde nel capolavoro vanvitelliano. La loro attività, che non comporta alcun costo aggiuntivo né per la Reggia né per altri enti territoriali, sono finanziate dalle risorse dello Sprar che ha tra gli obiettivi proprio formare professionalmente i rifugiati, dando loro la possibilità di rendersi autonomi integrandosi nel tessuto sociale.
Il progetto. Rifugiati politici diventano giardinieri nella Reggia di Caserta
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