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Il reato di clandestinità sarà punito solo con una multa

Lo ha detto il ministro dell’Interno Maroni. I flussi 2008 sono “in discussione”

ROMA, 15 ottobre 2008 – Ci sarà una sanzione, non penale, ma pecuniaria, per punire il reato di immigrazione clandestina.

Lo ha detto questa sera il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel corso di un’audizione al Comitato Schengen.

Il reato di ingresso illegale nello Stato è contenuto nel disegno di legge sulla sicurezza all’esame del Senato. Nella sua formulazione originaria il reato era punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.

La direttiva europea, ha spiegato Maroni, "prevede che la regola per l’allontanamento dei comunitari sarà l’invito ad andarsene, non l’espulsione. A meno che il provvedimento di espulsione non sia conseguenza di una sanzione penale. Noi – ha sottolineato – vogliamo disegnare il reato di immigrazione clandestina o di ingresso illegale puntando principalmente sulla sanzione accessoria del provvedimento di espulsione emanato da giudice, piuttosto che sulla sanzione principale che sarà pecuniaria".

In questo modo, ha proseguito il ministro, "possiamo procedere alle espulsioni immediate con un provvedimento del giudice, in linea con la direttiva europea, ma eliminando quell’inconveniente rappresentato dall’invito ad andarsene che non avrebbe alcuna efficacia".

Sul fronte dell’immigrazione regolare, Maroni a confermato ieri che “è in discussione presso la presidenza del consiglio il decreto flussi 2008”.

Il decreto potrà autorizzare al massimo 170mila ingressi. L’ipotesi che va per la maggiore non prevede un nuovo clic day, ma il ripescaggio delle domande dalle graduatorie della corsa alle quote 2008.


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