"Con la sua condotta sta pregiudicando le compromesse risorse economiche delle isole" PALERMO, 4 febbraio 2009 – "Ci troviamo di fronte ad un accanimento del ministro Maroni nei confronti di Lampedusa".
Lo ha detto ieri il sindaco della più grande delle isole Pelagie, Dino De Rubeis, che ha aggiunto: "Con due voli, oggi sono stati trasferiti a Roma 120 tunisini. Il primo volo delle ore 12.25 ha portato all’aeroporto di Fiumicino 44 immigrati, scortati da 40 poliziotti, mentre con il secondo volo partito da Lampedusa alle 17.40 sempre per Fiumicino, ne sono stati trasferiti 75 con una scorta di 47 poliziotti. In una nota diramata dal ministero degli Interni e’ stato affermato che ‘Oggi sono stati trasferiti da Lampedusa i primi 120 cittadini tunisini gia’ identificati che, a partire da oggi, saranno rimpatriati in Tunisia, dopo uno scalo tecnico a Roma".
In realtà, fa rilevare il primo cittadino, "gli immigrati saranno ospitati nel Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria (Roma), in attesa di essere rimpatriati in Tunisia a piccoli gruppi e il rimpatrio avverra’ a partire dai prossimi giorni, con voli di linea in partenza dall’aeroporto di Fiumicino. Vorrei capire a questo punto – ha sottolineato De Rubeis – a che gioco giochiamo e per quale ragione si continua a volere attrezzare un nuovo centro a Lampedusa, se nella realtà sembra non sia neanche possibile fare partire direttamente da Lampedusa, i tunisini da rimpatriare.
Si tratta quindi – ha concluso il sindaco – di un accanimento, ma è un accanimento insensato quello del ministro, che con la sua condotta sta pregiudicando le già compromesse risorse economiche delle Pelagie, risorse riferite alla vocazione turistica".