Roma, 5 gennaio 2024 – Il Sindaco di New York, Eric Adams, ha annunciato un’azione legale contro 17 compagnie di autobus che hanno contribuito al trasporto di migranti in cerca di asilo nella città, chiedendo un risarcimento di 708 milioni di dollari per coprire i costi di vitto e alloggio sostenuti.
Adams ha affermato che mentre la città è disposta ad affrontare la crisi umanitaria accogliendo i migranti, non può sostenere le conseguenze finanziarie degli “stratagemmi politici incoscienti del Texas”. Ha specificamente indicato il governatore del Texas, Greg Abbott, accusandolo di orchestrare un piano per mettere sotto pressione il sistema di servizi sociali di New York.
“New York fa e continuerà sempre a fare la sua parte nel gestire la crisi umanitaria, ma non possiamo sopportare i costi derivanti da politiche calcolate adottate da altre giurisdizioni”, ha dichiarato Adams.
Secondo fonti ufficiali, le compagnie di autobus coinvolte nella controversia hanno aiutato a trasportare i migranti nella città, una mossa che è stata interpretata come parte di uno sforzo più ampio del Texas per alleviare la pressione sul proprio sistema sociale e di accoglienza.
L’azione legale di Adams mira a sottolineare le responsabilità finanziarie derivanti dalle decisioni politiche e a proteggere i servizi sociali della città da possibili conseguenze economiche negative.
La reazione del Sindaco Adams arriva in un momento in cui la politica sull’immigrazione negli Stati Uniti è oggetto di un acceso dibattito politico e sociale. L’azione legale potrebbe aprire un precedente significativo nel modo in cui le città affrontano le implicazioni finanziarie delle politiche statali in materia di immigrazione.
Al momento, non ci sono stati commenti immediati dalle compagnie di autobus coinvolte nella causa. Tuttavia, ci si aspetta una crescente discussione su come le città possono proteggere i propri interessi finanziari mentre continuano a sostenere gli sforzi umanitari nell’accoglienza dei migranti.
La controversia evidenzia ulteriormente le tensioni tra le politiche statali e locali in merito all’immigrazione e mette in luce la necessità di un dialogo costruttivo e di una cooperazione tra le diverse giurisdizioni per affrontare le sfide umanitarie senza compromettere i bilanci locali.