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IMMIGRATI: CEI, CHIESA RIAFFERMA IMPEGNO CONTRO DISCRIMINAZIONE DI ZINGARI E ROM =

      MONS. CROCIATA, ALLARMANTI SEGNI DI INTOLLERANZA’

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      Citta’ del Vaticano, 28 ago. – (Adnkronos) – La Chiesa riafferma
il proprio impegno contro ogni forma di discriminazione e razzismo nei
confronti dei rom e degli zingari. E’ quanto scrive il Segretario
generale della Cei, mons. Mariano Crociata, in un messaggio rivolto
agli operatori impegnati nella pastorale per i Rom e i Sinti riuniti,
da oggi e fino al prossimo 30 agosto, a Pagnacco (Udine) per il
convegno sul tema ”Le Minoranze: dinamiche per la societa’ e per la
Chiesa”.

      ”Apprezzo questo vostro impegno di riunirvi periodicamente in
convegni nazionali – scrive mons. Crociata – per riflettere su come,
pur nel rapido mutare del clima sociale e politico nei confronti di
Rom e Sinti, voi possiate mostrare loro l’immutata vicinanza e
solidarieta’ della Chiesa e trovare le vie piu’ efficaci perche’ le
ingiuste discriminazioni nei loro confronti non trovino spazio libero
per dilagare e degenerare in forme sempre piu’ allarmanti di
intolleranza e di razzismo”.

      La Chiesa, aggiunge mons. Crociata, ”apprezza anche la scelta
che parte di voi ha fatto di condividere da vicino la vita di questa
gente fino a convivere assieme a loro per comprenderli sempre meglio
non attraverso studi e indagini ma per una diretta esperienza di vita,
secondo una norma di ispirazione evangelica: farsi debole con i
deboli, povero con i poveri, migrante con i migranti, zingaro con gli
zingari”. ”In tale maniera – spiega il segretario della Cei – la
vostra voce diventa anche piu’ autorevole nel rivendicare la loro
dignita’ e i loro diritti, nel sollecitare il superamento di ogni
forma di discriminazione e la possibilita’ di un’integrazione nel
contesto della comune convivenza che non comprometta la loro specifica
identita”’.

E’ noto – si legge ancora nel messaggio del
segretario della Cei – pure quanto ci si da’ da fare perche’ la
categoria dei Rom e Sinti venga considerata, sul piano nazionale e
dell’Unione europea, una minoranza etnica, degna di tutela e di
promozione come le altre minoranze, pur non avendo essa un proprio
territorio circoscritto, e capace di interagire con l’ambiente in cui
vive anche col proprio ricco patrimonio di tradizioni e di valori, che
nella situazione attuale rischiano di rimanere da una parte latenti e
dall’altra misconosciuti”.

      Per mons. Crociata il vivere di molti operatori a fianco dei
nomadi ”oltre a essere segno di fraterna vicinanza, vi offre
l’opportunita’ per una preziosa opera educativa nei loro confronti e
nei confronti dell’intera societa’ italiana: voi parlate con
l’autorevolezza e con la forza persuasiva che vi e’ data non da una
cultura accademica e tanto meno dall’adeguamento acritico a una
mentalita’ che e’ ben lontana dal sentire cristiano come pure da
un’elementare saggezza umana”.
 

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