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Immigrati e sindacati. Guerra di cifre tra Cisl e Cgil

Le due sigle di contendono il primato degli iscritti stranieri. Via Po. “Sono 385.887 e sono tutti certificati”. Corso Italia: “Anche i nostri 398.587, vinciamo noi”

 

Roma –18 maggio 2011 – Il sindacato con più  lavoratori immigrati? Cisl o Cgil, chissà. Le due organizzazioni si contendono il primato e litigano senza risparmiarsi l’accusa di gonfiare i numeri.

L’ultimo colpo all’unità sindacale parte da una nota  diffusa oggi dall’organizzazione guidata da Raffaele Bonnani. “La Cisl – dice – è il primo sindacato in Italia per numero di lavoratori immigrati certificati. Sono infatti 385.887 i lavoratori stranieri iscritti al sindacato di via Po, con una crescita di 6.748 iscritti rispetto al tesseramento dello scorso anno”.

Secondo  Paolo Mezzio, segretario confederale Cisl, il sindacato “mantiene e consolida il primato degli iscritti tra i lavoratori immigrati. Un trend positivo che è confermato in tutte le categorie. Proprio per evitare che altre organizzazioni gonfino i numeri dei propri iscritti, – aggiunge – noi riteniamo che sia arrivato il momento di dare certezza alla certificazione degli iscritti”.

“Per questo la Cisl – assicura Mezzio – ha già avviato questo percorso di trasparenza attraverso lo strumento dell’anagrafe dei propri associati che ci permette oggi di misurare, come nel caso degli immigrati, con estrema precisione la reale consistenza degli iscritti alla nostra organizzazione. Sfidiamo le altre organizzazioni a fare lo stesso, proprio per evitare di dare numeri che non hanno un effettivo riscontro nei posti di lavoro”.

La sfida e l’accusa di gonfiare gli iscritti, sembrano lanciate alla volta della Cgil, tanto che da Corso Italia rispondono immediatamente con un comunicato stampa.

“Il numero degli immigrati iscritti alla Cgil, che erano 380.000 nel 2009, alla chiusura del tesseramento 2010 risultano essere, grazie alla nostra anagrafe certificata, 398.587: un dato che fa della Cgil il sindacato con il maggior numero di immigrate e immigrati iscritti” replica il segretario confederale e responsabile dell’organizzazione sindacale Cgil, Enrico Panini.

Il dirigente sindacale sottolinea inoltre come “la disponibilità della Cisl alla certificazione degli iscritti, che non potrà che avvenire secondo criteri omogenei, è un fatto molto positivo e che apprezziamo. Quello della certificazione degli iscritti è un obiettivo da noi sostenuto da tempo. Passiamo ora dalle parole ai fatti il più rapidamente possibile, noi siamo pronti”.

Poi la frecciatina: “Analoga disponibilità – prosegue Panini – ci auguriamo si costruisca anche sul versante del riconoscimento del voto da parte dei lavoratori sui contratti che li riguardano, in un’epoca contrassegnata purtroppo da diversi accordi separati. Sarebbe un bel contributo all’unità far decidere sul proprio contratto coloro ai quali poi si applicherà”.

Elvio Pasca

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