Roma, 9 gen. (Adnkronos) – "Quello che bisogna fare e’ semplice: riportare tutti al rispetto delle regole". E’ quanto chiede, a proposito della situazione di Rosarno, in Calabria, il sottosegretario al ministero dell’Interno Alfredo Mantovano, in un’intervista pubblicata oggi sul ‘Giornale’. "La situazione e’ estremamente complessa – spiega – Parliamo di una zona che da un lato e’ permeata dalla criminalita’ organizzata e dall’altra vede il largo sfruttamento di clandestini per il lavoro stagionale nei campi". Per questo motivo, osserva Mantovano, "dobbiamo darci delle priorita’. Al primo posto, senza dubbio, c’e’ il contrasto alla ‘ndrangheta. Poi, rendere piu’ intensi e ravvicinati i controlli per fare emergere la sacca di irregolarita’ sotto un duplice aspetto: da un lato va combattuto lo sfruttamento in nero degli stagionali clandestini da parte di datori di lavoro senza scrupoli; dall’altro serve il rispetto delle regole. Chi e’ clandestino va rimandato a casa. Ovviamente, va detto che l’immigrato irregolare non e’ certo sullo stesso piano del boss; ma, pur se a livelli diversi, la legge va fatta rispettare". In Calabria, "il degrado e’ tale che siamo di fronte a un bidone pieno di benzina. In questo caso – rileva il sottosegretario all’Interno – come innesco non serve mica l’esplosivo: basta un fiammifero per dare fuoco a tutto. Quando c’e’ una massa cosi’ consistente di clandestini, che lavorano sottopagati e parte della sottopaga finisce come pizzo alla criminalita’ organizzata, siamo di fronte a una materia incandescente, che esplode con poco".
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IMMIGRATI: MANTOVANO, A ROSARNO RIPORTARE TUTTI AL RISPETTO DELLE REGOLE
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