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IMMIGRATI: MANTOVANO, DA MONSIGNOR MARCHETTO CRITICHE BASATE SU INESATTEZZE =

      ‘ITALIA NON OPERA RESPINGIMENTI MA RICONSEGNA ALLA LIBIA I
CLANDESTINI’

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      Roma, 20 apr. – (Adnkronos) – "Per la seconda volta in pochi
giorni, monsignor Marchetto critica l’azione congiunta di Italia e
Libia contro l’immigrazione clandestina, in applicazione di un
trattato sottoscritto nel dicembre 2007 e quindi, per l’Italia, dal
governo Prodi: spiace constatare che anche oggi le considerazioni del
segretario del Pontificio Consiglio per i migranti si basano su
evidenti inesattezze". E’ quanto accusa il sottosegretario al
ministero dell’Interno Alfredo Mantovano.

      Al religioso che critica la politica dei respingimenti,
Mantovano replica che "se si vuol dare ai termini il loro esatto
significato, l’Italia non opera ‘respingimenti’ bensi’ collabora con
le autorita’ libiche per riconsegnare alle stesse le imbarcazioni
cariche di clandestini che tentano di prendere il largo dalle coste di
Tripoli verso l’Italia; la differenza e’ sostanziale, non lessicale",
avverte.

      Quanto alla denuncia della violazione della Dichiarazione sui
diritti dell’uomo del 1948, "tale Dichiarazione tutela anzitutto il
diritto alla vita: dal maggio 2009, cioe’ da quando il trattato
Italia-Libia e’ operativo, a tante vite umane e’ stata impedita una
morte sicura in mare, a differenza di cio’ che accadeva fino a quel
momento. A monsignor Marchetto non dovrebbe sfuggire che il canale di
Sicilia e’ pieno di cadaveri di persone che tentavano di solcarlo,
mentre adesso e’ loro precluso di prendere il largo".

 Il sottosegretario al Viminale sottolinea che
"l’Italia e’ uno dei Paesi che nel mondo esamina il maggior numero di
richieste di asilo ed e’ fra i piu’ generosi nel concedere la
protezione umanitaria, quando non sussistono i presupposti per
riconoscere lo status di rifugiati".

      Proprio per questo, prosegue, "essa ha proposto in sede europea
l’insediamento nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo di
commissioni europee che istruiscano le richieste di asilo, evitando
cosi’ i viaggi della disperazione, salvo poi a distribuire fra gli
Stati membri dell’Ue i migranti cui sia riconosciuta la protezione".

      Quindi, per Mantovano, "sorprende che monsignor Marchetto
prosegua la sua polemica contro gli accordi di buon senso stretti dal
governo italiano. E che non spenda una parola per sostenere una
ipotesi del genere".

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