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IMMIGRATI: MSF DENUNCIA, A LAMPEDUSA PEGGIO CHE IN CAMPI RIFUGIATI =

  
      CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE INACCETTABILI

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      Milano, 1 apr. – (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Condizioni
igieniche e sanitarie "inaccettabili" per i migranti che affollano
Lampedusa. Lo denuncia l’organizzazione medico-umanitaria indipendente
Medici senza frontiere. "Deve essere garantita un’assistenza
adeguata", afferma Msf in una nota, mentre "a oggi, nel porto di
Lampedusa, per circa 3.000 migranti sono in funzione 16 bagni chimici
e due cisterne d’acqua", e "le autorita’ forniscono 1,5 litri di acqua
potabile al giorno per persona. Queste condizioni sono ben al di sotto
degli standard umanitari, che prevedono 20 litri di acqua al giorno
per persona e un bagno ogni 20 persone".

      "E’ difficile credere che siamo in Italia, in un Paese del G8 –
osserva Kostas Moschochoritis, direttore generale di Msf Italia – Le
condizioni di vita sull’isola sono peggiori di quelle che troviamo nei
campi rifugiati in cui Msf lavora nel mondo", assicura. Dal 14
febbraio, ricorda l’organizzazione, un team di Msf e’ presente a
Lampedusa e fornisce, in collaborazione con le autorita’ sanitarie
locali, assistenza medica ai migranti e ai richiedenti asilo che
sbarcano sull’isola. Il team di Msf effettua il triage medico agli
sbarchi, attivita’ di clinica mobile nei punti di raccolta dei
migranti e distribuzioni di beni di prima necessita’.

      Dopo le sollevazioni popolari e gli scontri che hanno
attraversato il mondo arabo, continua Msf, piu’ di 18.000 persone sono
arrivate a Lampedusa. In queste ore il Governo italiano sta procedendo
al trasferimento, via nave, dei migranti da Lampedusa verso centri di
identificazione e altre strutture in Puglia, Sicilia e in altre
localita’ italiane. Ma Msf e’ "preoccupata delle condizioni igieniche
sull’isola e nei vari centri che potrebbero trovarsi in una situazione
analoga di sovraffollamento".

"Le cattive condizioni igieniche
potrebbero facilitare l’insorgere di malattie infettive", avverte
Barbara Maccagno, responsabile medico dei progetti di Msf in Italia.
"Bisogna assicurare condizioni di accoglienza e accesso a cure mediche
adeguate nei centri dove i migranti saranno trasferiti", precisa.

      "La maggioranza delle persone finora arrivate provengono dalla
Tunisia, ma abbiamo assistito a sbarchi di persone che erano partite
dalla Libia e che venivano dalla Somalia, dal Sudan, dall’Eritrea,
dalla Nigeria, dal Gambia. Siamo particolarmente preoccupati per
queste persone che arrivano dalla Libia e che hanno dovuto affrontare
una traversata piu’ lunga, logorante e pericolosa", prosegue la
dottoressa.

      Nei prossimi giorni Msf distribuira’, per la seconda volta,
2.500 kit igienici (sapone, coperte, asciugamani, spazzolini,
dentrifrici) ai migranti che vivono all’addiaccio nel porto di
Lampedusa. "Senza un concreto adeguamento delle strutture
igienico-sanitarie, le nostre azioni sono una goccia nell’oceano. Le
condizioni di accoglienza sono intollerabili per la salute delle
persone e per la dignita’ umana", conclude Moschochoritis.

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