Roma, 7 mag. – (Adnkronos) – "Gli enti di tutela dei rifugiati riuniti nel ‘Tavolo Asilo’ chiedono spiegazioni urgenti al governo italiano e al ministro dell’Interno su quanto accaduto stanotte nelle acque del mediterraneo, informazioni sulla sorte dei 227 migranti che sono stati avvistati al largo di Lampedusa e ricondotti in Libia, con un’operazione senza precedenti, annunciata con toni esultanti ma che lascia allibiti per le sue modalita’ e possibili conseguenze". Lo affermano in una nota congiunta Amnesty, Arci, Asgi, Centro Astalli, Consiglio Italiano Rifugiati, Cir, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Medici Senza Frontiere e Save the Children riuniti nel Tavolo Asilo.
"Non disponiamo al momento – proseguono le organizzazioni del Tavolo Asilo – di notizie certe sulla nazionalita’, sull’eta’, sulle condizioni di salute e sui motivi per cui le 227 persone ricondotte in Libia tentavano l’accesso in Europa e non sono quindi in condizioni di escludere che si trattasse di richiedenti asilo in fuga da guerre e persecuzioni, come la maggior parte di coloro arrivati a Lampedusa nell’ultimo anno. Le modalita’ alla base dell’operazione, svolta in aperta violazione delle norme della Convenzione di Ginevra non sono note".
"Anche dopo la firma e la frettolosa ratifica dell’accordo quadro tra Italia e Libia da parte del Parlamento – continuano le organizzazioni – lo scorso febbraio, la gran parte dei contenuti concreti delle intese tra i due paesi in materia di immigrazione resta inaccessibile alla societa’ civile, nonostante le ripetute richieste di trasparenza da parte degli organismi internazionali. Per lungo tempo, senza ricevere mai alcuna risposta, le organizzazioni firmatarie hanno chiesto alle autorita’ italiane cosa sarebbe accaduto ai diritti e alle stesse vite delle persone fermate in mare e rinviate in Libia sulla base dell’accordo tra Roma e Tripoli".
"La Libia – spiegano le organizzazioni- non ha una procedura di asilo e non ha sinora offerto alcuna garanzia di protezione. L’operazione svolta questa notte da unita’ navali Italiane, senza consentire l’accesso al territorio Italiano e alla procedura d’asilo alle 227 persone coinvolte, pone dunque interrogativi drammatici. Riteniamo le autorita’ Italiane – concludono le organizzazioni del Tavolo Asilo – responsabili delle operazioni svolte nella notte e delle loro conseguenze per i diritti umani delle 227 persone che, secondo le ultime scarne notizie disponibili si troverebbero a Tripoli".