Roma, 10 lug. – (Adnkronos) – "Se il principio e’ regolarizzare chi lavora in Italia, perche’ solo colf e badanti?". Se lo chiede il senatore dell’italia dei Valori, Stefano Pedica, per il quale "la misura che il governo chiama selettiva, e’ in realta’ diseconomica e razzista. Diseconomica perche’ le colf straniere sono l’80% dei collaboratori familiari, gli immigrati che lavorano in edilizia sono il 40%, mentre nelle imprese e in agricoltura sono il 30%".
"Non regolarizzare -aggiunge- anche loro significa perdere tantissimo: le imprese avranno meno personale, gli affittuari avranno meno inquilini, il fisco e l’Inps rinunceranno a potenziali ingenti entrate, senza considerare l’emersione dal lavoro nero e la sottrazione di manovalanza alla criminalita’ organizzata".
"La Lega -prosegue Pedica- non venda la proposta come un vantaggio per i lavoratori italiani, perche’ se l’operario senegalese resta clandestino sara’ costretto ad accettare stipendi da fame, e cosi’ anche quello di Voghera avra’ meno potere contrattuale e guadagnera’ meno. L’unica ragione per cui il governo vuol fare questa regolarizzazione selettiva allora e’ una: la convinzione che il muratore sia piu’ pericoloso della colf. Il solo criterio corretto per selezionare dovrebbe essere lo svolgimento di una attivita’ economica lecita, non il settore produttivo”.