Roma, 3 ago. (Adnkronos) – ”La proposta del ministro Scajola sugli immigrati va proprio nella direzione che l’Ugl aveva indicato, all’indomani della nuove norme sulla sicurezza, affinche’ si regolarizzassero gli stranieri che lavorano nel nostro Paese, a partire da colf e badanti, i quali a causa dei ritardi burocratici nel rinnovo del permesso di soggiorno, rischiano di incorrere nel reato penale di clandestinita”’.Lo sostiene il segretario confederale dell’Ugl, Marina Porro aggiungendo come ”la tutela in via prioritaria di colf e badanti stranieri, tra i quali molte sono donne, rispondeva all’esigenza di riconoscere la funzione sociale che svolgono in aiuto di tante famiglie italiane”.
”Ma e’ evidente – aggiunge – nell’ottica di una concreta politica di inclusione e di integrazione, come si debba procedere, per evitare di alimentare il lavoro nero o peggio ancora infiltrazioni della criminalita’, alla regolarizzazione di tutti gli stranieri irregolari, non per loro colpa ma delle prassi ancora troppo complesse per i rinnovi dei permessi, e che pure contribuiscono a creare ricchezza nel nostro Paese, il piu’ delle volte – conclude – in condizioni di vita e di lavoro meno dignitose e sicure”.