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IMMIGRATI: SIMG, MEDICI FAMIGLIA NON DENUNCERANNO CLANDESTINI =

      PROFESSIONE ISPIRATA DA PRINCIPIO DELL’ACCOGLIENZA

      Roma, 9 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – "La medicina di
famiglia e’ medicina dell’accoglienza e non della delazione. Non
vogliamo che le cure ai clandestini divengano clandestine esse stesse.
Noi curiamo gli esseri umani e abbiamo comprensione e rispetto per la
sofferenza degli uomini". Con queste parole Claudio Cricelli,
presidente della Societa’ italiana di medicina generale (Simg), torna
sull’emendamento al pacchetto sicurezza che cancella il divieto da
parte dei medici di denunciare gli immigrati senza permesso di
soggiorno.

      "I medici – continua Cricelli in una nota – sono tenuti, in
quanto cittadini e professionisti, al rispetto dei principi
deontologici e della legge. Riteniamo che i principi ispiratori della
medicina siano in conflitto con le indicazioni contenute nelle
modifiche introdotte dal Senato in materia di segnalazione delle
persone bisognose di cure, ma clandestine. Uno Stato etico non ci puo’
chiedere di abiurare l’etica della professione".

      I medici di famiglia, conclude Cricelli, "ispirano la loro etica
professionale al rispetto della persona umana, alla tutela della
salute degli individui, indipendentemente da eta’, sesso, stato
sociale, censo, orientamento politico e religioso ed appartenenza
etnica. I principi ispiratori devono essere considerati elementi
fondanti della professione e costituiscono la pregiudiziale
irrinunciabile per qualunque professionista si occupi dell’essere
umano. Senza questi principi riteniamo impossibile la pratica stessa
della medicina. Chiunque si rivolga al medico deve essere certo che il
professionista anteporra’ la cura della sua persona ad ogni altra
circostanza".

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