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IMMIGRATI: VATICANO E OIM, SONO PIU’ DI 2 MLN LA VITTIME DELLA ‘TRATTA’ NEL MONDO =

      LAVORI FORZATI, PROSTITUZIONE E SCHIAVITU’ DEFINISCONO REATO

Citta’ del Vaticano, 12 giu. – (Adnkronos) – Sono circa 12
milioni e mezzo le vittime della tratta a scopo di sfruttamento
sessuale, di cui almeno 500.000 in Europa e da 29.000 a 38.000 in
Italia. I dati – diffusi nel 2007 dalla Direzione giustizia della
Commissione Ue – sono stati richiamati oggi in Sala Stampa vaticana da
Stefano Volpicelli, dell’Organizzazione internazionale per le
migrazioni (Oim), durante la conferenza stampa di presentazione del
congresso 2009 ”Religiose in rete contro la tratta delle persone”,
che si svolgera’ a Roma dal 15 al 18 giugno.

      Il congresso e’ organizzato dall’Unione internazionale superiore
generali (Uisg) e dall’Oim, che dal 2004 collaborano per contrastare
il fenomeno, coordinando 15 reti internazionali che comprendono 252
congregazioni femminili in 36 Paesi. In particolare l’ Oim ha formato
negli anni 500 suore in tutto il mondo. La tratta di persone, a
quindici anni dalla sua comparsa, ”rimane ancora un oggetto
misterioso e non ben identificato”, ha osservato Volpicelli. ”Si
tratta – ha aggiunto – di un potente rivelatore di dinamiche sociali
ed economiche patologiche che, limitando in diversi modi la liberta’
della persona, costituiscono una grave violazione dei diritti umani”.

Solo nel dicembre 2000 a Palermo, grazie
all’approvazione del Protocollo per la prevenzione – ha spiegato
ancora Volpicelli – soppressione e punizione del traffico di persone,
soprattutto le donne e i bambini, allegato alla Convenzione
Internazionale contro il Crimine Organizzato Transnazionale, la tratta
e’ stata definita come: ‘il reclutamento, il trasporto, il
trasferimento, il dare alloggio o accoglienza a persone, tramite l’uso
o la minaccia dell’uso della forza o di altre forme di coercizione, il
rapimento, la frode, l’inganno, l’abuso di potere o di una posizione
di vulnerabilita’ o tramite l’offerta o l’accettazione di somme di
danaro o altri vantaggi finalizzati ad ottenere il consenso di una
persona che ha autorita’ su un’altra a scopo di sfruttamento. Lo
sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della
prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro
forzato o prestazioni forzate, la schiavitu’ o pratiche analoghe, l’
asservimento o il prelievo di organi”’.

     
(Fpe/Ct/Adnkronos)
12-GIU-09 12:32

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