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Immigrato trova borsetta e la riconsegna con i soldi

Protagonista un pakistano. Ha dato prova che l’onestà non ha nazionalità, ne stato sociale

Reggio Emilia – 3 settembre 2008 – A chi non farebbero comodo due cellulari e 220 euro in contanti trovati per caso sull’autobus? Come dice il proverbio “l’occasione fa l’uomo ladro”. Ma l’onestà – rarità di questi tempi – vorrebbe che si riconsegni alla polizia qualsiasi cosa smarrita da altra persona. Ed è quello che ha fatto un cittadino pakistano con la borsetta dimentica da una ragazza sul bus.

È accaduto a Reggio Emilia, dove il protagonista della vicenda, non parlando bene l’italiano, si è fatto aiutare da un connazionale per la consegna in caserma. Ai carabinieri si è infatti presentato l’amico dell’immigrato con la borsetta, in cui oltre ai soldi e ai cellulari c’erano i documenti della studentessa reggiana che l’aveva dimenticata. "L’ha trovata nella corriera un mio connazionale che non sapendo parlare italiano mi ha chiesto la cortesia di consegnarla a voi per restituirla", ha spiegato l’uomo, un 36enne operaio cittadino pakistano di Correggio.

La sedicenne proprietaria non ha neanche fatto in tempo a cercare quello che aveva perso: il pakistano, pur in un italiano stentato, utilizzando proprio uno dei due cellulari della ragazza, aveva già chiamato l’ultimo numero, contattando la madre della ragazza e anticipandole che si stava recando dai carabinieri. Mamma e figlia sono poi andate personalmente a casa dell’immigrato per ringraziarlo.

A.I.

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