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IMMIGRAZIONE: ACCORDO ITALIA-LIBIA; AMATO, SALVEREMO VITE

(ANSA) – ROMA, 29 DIC – Le forze di polizia italiane e quelle libiche svolgeranno pattugliamenti marittimi congiunti davanti alle coste della Libia per contrastare la partenza delle imbarcazioni di clandestini e stroncare, cosi’, il traffico di esseri umani. Lo prevede l’accordo che il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha firmato oggi a Tripoli con il ministro degli Esteri libico, Abdurraham Mohamed Shalgam, per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. ”Ora sara’ possibile bloccare i traffici e salvare tante vite umane”, dice Amato. PATTUGLIAMENTI – Sei unita’ navali della Guardia di Finanza – tre guardacoste e tre vedette – saranno cedute temporaneamente alla Libia per effettuare ”operazioni di controllo, ricerca e salvataggio nei luoghi di partenza e di transito delle imbarcazioni dedite al trasporti di immigrati clandestini, sia in acque territoriali libiche che internazionali”. A bordo equipaggi misti con personale libico e personale di polizia italiano, che si occupera’ anche di addestramento, formazione, assistenza e manutenzione dei mezzi. UE – L’accordo prevede anche che l’Italia si impegni a cooperare con l’Unione Europea ”per la fornitura (con finanziamento a carico del bilancio comunitario) di un sistema di controllo per le frontiere terrestri e marittime libiche, al fine di fronteggiare l’immigrazione clandestina”. L’Italia, inoltre, fara’ ”ogni sforzo” perche’ si arrivi prima possibile all’adozione dell’Accordo quadro fra l’Unione Europea e la ‘Grande Giamahiria’. COMANDO INTERFORZE – La direzione e il coordinamento delle attivita’ addestrative ed operative di pattugliamento marittimo, sono affidati ad un Comando operativo interforze che sara’ istituito presso una ”idonea struttura” individuata dalla Libia. Il responsabile sara’ un ”qualificato rappresentante” designato dalle autorita’ libiche, mentre il vice comandante (con un suo staff) verra’ nominato dal Governo italiano. Tra i compiti del Comando interforze quello di organizzare l’attivita’ quotidiana di addestramento e pattugliamento; di ”impartire le direttive di servizio necessarie in caso di avvistamento e/o fermo di natanti con clandestini a bordo”; di ‘interfacciarsi’ con le ”omologhe strutture italiane”, potendo anche richiedere l’intervento o l’ausilio dei mezzi schierati a Lampedusa per le attivita’ anti-immigrazione. AMATO, POTREMO SALVARE TANTE VITE – Il ministro dell’Interno e’ soddisfatto per il ”lungo e riservato negoziato con la Libia che si conclude oggi”. ”Sara’ ora possibile – afferma – un pattugliamento con squadre miste a ridosso delle coste libiche, davanti ai porti e alle baie da cui escono le imbarcazione dei trafficanti di uomini. In questo modo sara’ possibile contrastare con molta maggiore efficacia questi traffici, salvando molte vite umane e sgominando le bande criminali che li gestiscono. E’ cio’ che e’ stato fatto sulle coste dell’Albania, azzerando di fatto l’afflusso dei clandestini attraverso quella rotta. Ora sara’ possibile farlo anche con la rotta dalla Libia”. Amato ricorda quindi che ”l’Italia e’ uno dei maggiori sostenitori di Frontex”, la missione europea per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione. ”Con la Francia – afferma – siamo il Paese che ha fornito piu’ mezzi per il pattugliamento del Mediterraneo e delle coste atlantiche. Ma ho sempre sostenuto – aggiunge – che pattugliare in alto mare e’ piu’ efficace come soccorso che come deterrente. Percio’ questo accordo e’ un grande passo in avanti”. ”Siamo grati alle autorita’ di Tripoli – conclude il responsabile del Viminale – per lo spirito di collaborazione dimostrato. Si confermano i buoni rapporti tra i due Paesi che hanno dato e daranno altri frutti, anche nell’ambito dei programmi dell’Unione europea che noi abbiamo contribuito e contribuiremo ulteriormente ad aprire a Tripoli”. (ANSA).

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