(ANSA) – ROMA, 29 APR – Dati che rivelano "un livello di allarme sociale in linea con molti altri paesi europei, tanto che l’elemento interessante sta proprio in quei due italiani su tre che invece non dicono no alle moschee". Commenta così Stefano Allievi, docente di sociologia all’università di Padova ed esperto di Islam in Europa, il sondaggio secondo il quale quasi un italiano su tre è contrario a nuove moschee. Un risultato insomma quasi "tranquillizzante", osserva, alla luce di posizioni "effettivamente presenti nella società, espresse da vari attori politici, culturali e religiosi" e ai quali i media, seppur talvolta in modo "deviato", fanno solo da megafono. Ma accanto alle "pulsioni viscerali agitate dagli apprendisti stregoni" presenti nelle correnti islamofobe più estreme delle forze politiche, vi è anche una tendenza, osserva ancora Allievi, ad affrontare pragmaticamente i problemi quando si hanno responsabilità amministrative, soprattutto a livello locale. Una capacità che il sociologo riconosce anche al precedente governo Berlusconi che istituì, presso il ministero dell’Interno allora guidato da Pisanu, la Consulta per l’Islam. "Uno strumento che non è stato usato al meglio", rileva Allievi. Il quale esprime qualche perplessità anche sul progetto di Federazione presentato nei giorni scorsi da alcuni membri della stessa Consulta. "Una federazione è necessaria – conclude – ma mi sembra che questa sia costruita a tavolino". (ANSA).
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IMMIGRAZIONE: ALLIEVI, ALLARME SU ISLAM IN LINEA CON EUROPA
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